venerdì 12 febbraio 2010

A colloquio coi prof

Prima o poi doveva accadere, essendo padre sapevo che sarebbe successo. Ma non me lo aspettavo così presto. Insomma... Rocket ha 19 mesi!
Quando la maestra del nido mi ha dato il foglietto con l'appuntamento (un meeting per parlare di come sta andando) sono rimasto stupito.
Immediatamente ho iniziato a pensare che mi sarei preso carne (che mi avrebbero detto su tante parole, che mi avrebbero fatto il culo... insomma il concetto lo avete afferrato no?).
Magari gli faccio troppi pochi bagnetti, o forse gliene faccio troppi, o qualche volta non gli ho messo la crema allo zinco sul culetto e se ne sono accorti, o forse inizia a ripetere le parolacce che mi scappano e vogliono sapere se sono io che gliele insegno... Aiuto!!!
Mi è venuto in mente quando andavo a scuola, e mio padre andava a colloquio con i miei prof. Non ero certo uno stinco di santo! Quando tornava a casa, o mi andava bene che aveva visto solo i prof di matematica, fisica, o biologia, oppure erano cazzi. E giu parole....
Che ci posso fare, ci sarà stato un motivo se ho scelto un liceo scientifico no? Ma in italia se non ti fai una base su letteratura e filosofia pare che sia brutto quindi devi romperti le palle su un sacco di cose inutili.
Arriva il giorno fatidico, sono davanti all'asilo 10 minuti prima dell'appuntamento (vorrai mica fare tardi?). Accompagno il cucciolo all'interno e gli tolgo guinzaglio e museruola. Subito si mescola ai suoi simili e va a rubare una macchinina ad uno più grosso di lui... eh si, ci vuole una certa sicurezza di se, ma sembra che lui ce l'abbia.
Camilla (la maestra) lascia il branco nelle mani delle sue colleghe e ci fa strada.
Ho un vago ricordo dell'aula professori della mia ex scuola. Uno stanzone grande, con dei tavoloni al centro a fare una specie di tavolo riunioni, dei banchi attorno alle pareti a mo' di pubblica utilità, qualche scaffale con cartellone piene di compiti, fogli e cazzi vari. I prof accoglievano mio padre in piedi, in mezzo al casino degli altri prof. Sfido io che poi era incazzato quando tornava a casa!
Chissà dove ci porta questa.
L'asilo assomiglia in pianta alla ISS, si proprio quella, la stazione spaziale internazionale. Se mettiamo le porte rotonde a tenuta stagna e togliamo la gravità sembra proprio quella.
Un corridoio centrale (main tube) attraversa tutta la struttura in direzione nord-sud, è l'ossatura principale. Lateralmente al main tube sono agganciati dei moduli abitativi, 6 in tutto, 3 sul lato est, 3 sul lato ovest. La struttura dei moduli è sempre la stessa, ma l'allestimento interno varia a seconda dell'uso.
Ogni tanto c'è un tavolino con un bel pc, roba seria e moderna, non dico altro ma pensate che è un asilo nido comunale.
Chissà se anche gli astronauti della Iss vanno in giro in calzetti per la stazione... non si metteranno mica in giacca e cravatta tutti i giorno no?
Arriviamo in una stanza. La prima cosa che mi viene da pensare (giuro) è: "Se la riunione la facciamo qui vuol dire che sono proprio dei fighi!".
La stanza è piccolina ma graziosa. C'è una scrivania in un angolo. Una libreria. Le pareti sono decorate. Una tenda sulla finestra addolcisce la luce. Ci sono 2 divanetti di velluto con in mezzo un tavolino da the. Sul tavolino un piccolo vaso con dei fiori, e un piatto con delle caramelle.
Mi viene in mente la cerimonia del thè giapponese, il modo in cui si prepara l'ambiente per accogliere gli ospiti, come si dispongono le decorazioni per dare importanza alla persona invitata e per farglielo capire. E lo stile minimalista svedese un po' mi fa pensare al paese del sol levante. La passione per il legno, l'illuminazione... Il motivo per cui sono li perde quasi d'importanza, vado dietro i miei pensieri, tanto Camilla parla con Giulia...
Poi piano piano viene fuori che il pupo si è ambientato bene, che si è abituato alle routine dell'asilo (gioca, mangia, lavaggio manine, poi si va a nanna e ci va da solo, aspetta che la maestra gli mette su la copertina e si addormenta... ficaataaa!!!!). "Mangia 2 porzioni al giorno." Come se a casa non mangiasse... ieri sera ha cenato 2 volte! Si diciamo ha un discreto appetito.
"Non ha paura dei bambini più grandi, anzi a volte è anche un po' prepotente." Si me ne sono accorto. Tra qualche anno se peggiora sarà il caso di iniziare un bel corso di disciplina marziale...
Camilla apre un quadernone ad anelli, sulla copertina c'è una grande foto di Rocket, all'interno ci sono altre fotografie di Rocket in varie attività. Con didascalie esplicative molto graziose. Le foto sono incollate su un cartoncino colorato e le didascalie sono stampate su carta bianca ritagliate e incollate vicino le foto. Ci penso un attimo... è un bel lavoro artigianale... se pensi che lo fanno per tutti i bambini...
Parliamo un attimo della collezione di parole che Rocket sta usando, in recente aumento. Alcune sono in svedese, altre sono in italiano, ogni tanto ce n'è una nuova. Sembra che vada tutto bene!
Prima di lasciarci Camilla ci dice che periodicamente vengono fatte riunioni tra le insegnanti dell'asilo, in cui si parla dei singoli bambini, dei problemi che hanno, di come portare avanti il loro sviluppo ecc. Per Rocket ad esempio punteranno sull'insegnamento dello svedese visto che in casa si parla italiano.
La cura con cui svolgono il loro lavoro mi stupisce ogni giorno di più.
Mancava solo il the con i biscotti...

3 commenti:

stardust ha detto...

La maggior parte degli asili qui ha davvero un standard buono e una professionalita´alta. Non per niente sono anch´io insegnante alle materne :). Se avete tempo, leggetivi Lpfö 98 (läroplan för förskolan). Credo che vi sorprendera´quante cose importanti siano contenute in quelle poche pagine. E quant´attenzione ai bambini svelano.

Frans Halmsson ha detto...

si è proprio così. Ma Camilla era da sola? A noi oltre la maestra ci hanno detto che doveva essere presente una altra maestra di altra classe che in eventuali divergenze faceva da testimone.
Ma su cosa vuoi divergere? Un lavoro così con le foto sul book .....

Morgaine le Fée ha detto...

Sembra la fotocopia del nostro colloquio d'autunno, in cui anche noi andammo con lo spirito di "adesso ci prendiamo carne perché hanno scoperto che gli facciamo poco spesso la doccia", mentre ci parlarono di com'era andato l'inserimento, del loro metodo didattico (reggio Emilia) e ci fecero vedere le foto sul book.
Adesso in primavera ci sará un altro colloquio per fare il resoconto dell'anno e sará divertente vedere i progressi. oltretutto anche il piccolo Mezzovikingo ha delle maestre molto in gamba.