domenica 27 giugno 2010

Midsommar

Ecco, un po' alla volta inizio anche io a mettere i titoli in svedese...
Mi è capitata tra capo e collo, non me ne sono nemmeno accorto, da buon italiano che pensa solo ai cazzi suoi sapevo ben poco di cosa sarebbe dovuto succedere.
Cos'è Midsommar? E' una festa. La festa di mezza estate. Si fa il primo sabato dopo il solstizio d'estate (21 giugno). Per svariati motivi la festa si estende al venerdì precedente, la vigilia, quindi in totale fa un gran bel weekend. Per approfondimenti sulla festa in sè vi consiglio di leggere il post di Morgaine, il cui blog è sempre molto interessante.

In realtà non me ne frega ASSOLUTAMENTE un beneamato di questa festa. Anzi devo dire che ci ha anche intralciato.
Tanto per cominciare Giulia era di turno, responsabile di reparto.
Poi c'è il compleanno della nostra recluta Rocket (2 anni di onorato servizio). E poi sarebbe anche il nostro anniversario... insomma abbiamo da festeggiare per i fatti nostri...

Come al solito ignaro del mondo che mi circonda, giovedì sono andato a prendere qualche "bottiglia", visto che la nostra scorta DOC è esaurita.
Mentre mi recavo al System Bolaget (monopolio di stato di tutto ciò che è alcoolico), mi sono stupito di questa città DESERTA. Ormai è estate, non ci sono più studenti all'università, la gente inizia ad andare in ferie.... Poi ho capito! Erano tutti al System Bolaget!!!
Una bolgia infernale, gente ovunque, anche appesa agli scaffali. Nell'aria si sentivano solo rumori di bottiglie tintinnanti e i bip bip delle casse.

Con fatica districandomi tra la folla raggiungo lo spazio dedicato ai vini italiani.
Vorremmo fare una piccola festicciola, roba tranquilla, un paio di coppie con bambini. Mi bastano due bottiglie.... TROVARLE! Il Verdicchio di Jesi .... finito. Il Frascati... Finito!
Metto le mani su una delle ultime bottiglie di Amabile di Orvieto, non c'e' niente altro che mi ispiri.
Guardandomi un po' attorno, trovo una bottiglia di Riesling, francese. Ora, i francesi... Non voglio fare il nazionalista ma LORO pensano di avere i formaggi migliori del mondo, i vini migliore del mondo... Non comprerei mai un vino francese solo per questo. Ma mi ricordo di un fantastico Riesling italiano, di produzione assolutamente artigianale. E poi mi viene in mente che la Grande Francia ha fatto una figuraccia quasi peggio della nostra in questi mondiali di calcio.
Quindi mi dico "ok, una bottiglia francese posso anche comprarla, per stavolta...".
Visto che in frigo c'è l'ultima bottiglia di Martini Asti che ci eravamo portati dal bel paese in macchina, mi posso ritenere soddisfatto della mia caccia e mi reco verso la Grande Coda (20 min, 4 casse aperte).

La ragazza davanti a me, sfoggia abbigliamento "semi-rave" e si sta trascinando un cestino con circa 15 bottiglie, scocca alla cassiera una carta d'identità fresca fresca di ingresso in società e paga cash. Le 2 signore dietro di me (tra i 60 e i 70), chiacchierano tranquillamente, e si portano appresso un cestino simile ciascuna.
Quando arrivo in cassa la commessa mi guarda come per dire "che ci fai con 2 bottiglie?". Cerco di mantenere la mia flemma "erano quelle che mancavano per la collezione...".

Fuori dal System Bolaget un cantore con la sua chitarra, faceva roba anni '80. Gli ho mollato 5 corone, se le meritava.
Ecco da questo si vede chi ha il fiuto per gli affari. Questo artista di strada capendo la giornata prima della festa, incrociando i dati con gli usi e costumi degli svedesi, aveva previsto che tutta la città sarebbe andata a comprare alcoolici e si è messo in posizione strategica per cuccare le monetine dei resti... Altro che fare il trader, e guardare grafici di borsa!

La festa per Rocket è stata un successone. Una coppia Germania-Svezia, una Spagna-Svezia. E' incredibile il numero di coppie miste che conosco qui. Che sia per mantenere unite tutte queste famiglie che la nazionale svedese non si è qualificata ai mondiali? Boh...
E poi i bambini, 4 in tutto.

Ora, chi ha figli sa che quello che dirò è vero....

Quando hai un bambino, uno solo, a meno che questo non sia veramente un angelo caduto dal cielo per salvare il mondo, questo sarà in grado di distruggere la casa, sfiancare il papà, far sbroccare la mamma, e avrà ancora energie.
Ma se li metti insieme, compongono un gruppo termostatico. È come se i componenti (momentaneamente) più calmi assorbissero l'energia in eccesso dei più scalmanati, e come in un circuito oscillante, la rimandano indietro (l'energia) con una specie di inversione delle parti (scalmanato-calmo/calmo-scalmanato).
È un po' complicato, ma vedrò di postare qualche equazione fisica al riguardo....

Il risultato empirico è stato che noi genitori che la siamo spassata allegramente chiacchierando di tutto. I bambini si sono stancati da soli, e la casa non ha subito danni (strano ma vero).

Ah si dimenticavo, i vini italiani (l'Amabile e il Martini) sono stati moooolto graditi. Ma quel Riesling era imbevibile (giuro faceva veramente schifo...).

lunedì 7 giugno 2010

Una giornata di sole

Quando nell'ormai lontano gennaio del 2009, Silvia mi disse di aver trovato lavoro in una sconosciuta ed esotica città chiamata Norrköping, e che laggiù avevano bisogno di altri medici, quella notte io sognai gli sconfinati boschi della Scandinavia, che conoscevo per aver già vissuto in Norvegia, e dei quali avevo sempre avuto nostalgia.
Il cuore ha le sue ragioni. Dal momento in cui ho cominciato a pensare di trasferirmi qui con tutta la famiglia, uno dei motivi che mi hanno spinto, al di là di quelli più razionali, è stato proprio il fatto che vivendo qui la natura non è mai particolarmente lontana. Perfino in città in certi posti può sembrare di stare dentro a un bosco e con le giornate quasi estive dell'ultima settimana, il vento portava in centro un buon profumo di resina.
Quello che però non mi aspettavo proprio era di andare al mare all'inizio di Giugno. Diciamo che ero disposta a rinunciare alla spiaggia e ai bagni di sole o a riservarli, al massimo, per un paio di settimane l'anno di "caldo eccezionale".
E invece.
Fine settimana di sole. Non una nuvola in cielo. Temperatura estiva, ma un venticello teso che ti rinfresca quanto basta. Organizzazione dell'ultimo minuto, cosa quanto mai sconosciuta agli autoctoni, e infatti la mia compagna di avventure è una tedesca dell'est, svedese per matrimonio, con le sue due bambine di 4 e 8 anni. Si tratta della mia insegnante di lingua, che ormai dopo tanti anni parla lo svedese come i locali.
Richi prende posto nel seggiolino della "bil mamma", con aria da padrone, ma è destinato a fare da mascotte-Cicciobello per le due monelle.
La meta è un paesino sulla costa. Lungo quasi tutta la strada, sei miglia (60 km), siamo in mezzo ai boschi che a tratti si aprono in campi cosparsi di fiori bianchi e gialli, sul bordo una casetta di legno dipinta del tradizionale rosso scuro. Enormi macchie di lillà in fiore annunciano i rari paesini. Dietro a steccati bianchi si affacciano cavalli dall'aria ben nutrita e placida.
Arriviamo sulla costa e ci viene incontro un mare azzurro cobalto, cosparso di isolette, alcune con la loro brava casetta e l'immancabile bandiera svedese (anche perchè il 6 giugno è festa nazionale).
Ci fermiamo in un campeggio, davanti al prato perfettamente curato, un minuscolo porticciolo.
Attraccate al molo di legno, si dondolano due barchette a remi. Il Pupo non faccio in tempo a spogliarlo che "Mamma, màe (mare ndr), màe, màe! Caddo bagno!", ha già i piedi in acqua e traffica con secchiello e paletta. Le bimbe scorrazzano sul molo e si buttano in acqua "a bomba" con grandi schiamazzi.
Decido di imitarle, se lo fanno loro... non sarà mica così fredda no?
...lo era.
Resisto tre minuti, poi mi rassegno a sguazzare nell'acqua bassa del porticciolo, dove Richi sta compiendo approfonditi sondaggi geologici alla ricerca di un giacimento ambrifero. Piccoli pesci, quasi trasparenti alla luce del sole, guizzano intorno ai suoi piedini. Steli di erbe acquatiche verde tenero ondeggiano con la debole risacca.
Presto il Pupo si stanca e decide di esplorare il molo. "Bacca, komme mamma, bacca!" (kom=vieni). "Sì amore, guarda che bella barca, ma, no no! non ci puoi salire sopra.." "noooo, Caddo bacca! Bella bacca!" "Riccardo, non sporgerti che ca..aaadi" "no, Caddo no cadi, Caddo bacca. Bacca motòe!" "ma qui non c'è il motore, amore, è una barca a remi..." "no, Caddo brum, motòe, BRUUUUM!"
La felicità è un bambino nudo che scorrazza sul molo al sole, mentre il vento ti porta odore di spazi aperti, terra buona e bosco.
Più tardi, mentre il piccolo esploratore dorme esausto nel passeggino, prendiamo il sole sul prato chiacchierando del più e del meno. Apprendo così che la stagione buona per i bagni in mare è da adesso a luglio, più avanti le coste sono spesso rovinate da una eccessiva crescita di alghe, o mucillaggine. Pensare che credevo fosse solo un problema dell'inquinata costa adriatica! Verso fine estate, a causa delle alghe, è meglio fare il bagno nei laghi che comunque hanno il vantaggio di essere più caldi. Qui intorno ce n'è una miriade, così tanti che uno si può trovare il "suo" lago privato per una domenica.
Del resto, l'acqua del Baltico è poco salata e sembra comunque di bagnarsi in un lago.
Data la mia carnagione mediterranea, l'effetto abbronzante del sole nordico è praticamente nullo. Tuttavia è una meraviglia godersi l'aria aperta e il calore dei raggi sulla pelle. Gli unici suoni sono gli uccellini, il vento tra i pini, il chiacchiericcio delle bambine e qualche "bacca a motòe" che passa in lontananza.
Alle sei di sera decidiamo a malincuore di chiamare a raccolta la truppa e rientrare. Dalla luce del Sole si direbbero ancora le tre del pomeriggio. Quando arriviamo a casa, mi accorgo che sulla pelle, nel cavo del braccio, mi è rimasto un profumo come di fango ed erba ed aria buona.
Questa settimana la temperatua è calata a 13 gradi e cade una pioggerella grigia. In più, il Pupo si è preso la tonsillite, per cui viviamo in trincea. Per fortuna che ci sono le giornate di Sole!