lunedì 8 novembre 2010

Dubbi risolti

Passa in fretta il tempo, e non è un luogo comune.
Sembra niente ma è già passato un anno da quando siamo arrivati a Norrköping.
Il 2 novembre 2009 arrivavamo in questo posto freddo e apparentemente inospitale. Gli alberi non avevano più nemmeno una foglia. Il cielo era grigetto schifezza. Tirava un vento bastardissimo che pareva volesse mandarci via.

Martedì scorso ho rivisto la stessa giornata. Uscendo di casa con Ricky a manina per andare al Dagis mi sono fermato a guardare gli alberi, ad annusare l'aria. Si proprio uguale mi sa...

Avevamo una macchina piena delle nostre cose, come a cercare di non staccarci dalla nostra vita precedente. I nostri libri, le nostre pentole, i nostri ricordi, le nostre foto, i regali dei nostri amici, i souvenir dei nostri viaggi.
E un po' di vino e cibo italiano che non si sa mai…

Giulia aveva già le idee chiare, aveva già studiato un bel po' di svedese, e aveva un posto di lavoro. Per me invece era un salto nel buio. Non ero nemmeno del tutto convinto, ma sapevo che dovevamo provarci.

È tempo di tirare qualche somma? Beh proviamoci.

Giulia ormai parla svedese che "sembra una di loro".
Rocket, il nostro cucciolo inizia a parlare svedese in modo semi comprensibile all'asilo, ma tradisce la sua provenienza con un carattere tutto pepe.
Io purtroppo sfrutto l'inglese per sopravvivere e per lavorare, così va a finire che sto dimenticando quel poco di lingua locale che avevo faticosamente imparato (si sto regredendo…).

Il lavoro va molto bene a tutti e tre. Io e Giulia lavoriamo il giusto, pagati il giusto, rispettati il giusto (cheppalle!). Giulia ovviamente, essendo medico d'urgenza, ogni tanto ha delle emergenze e torna a casa un po' tardi. Ma e' tutto calcolato, e può' prendersi il meritato recupero.
In azienda da me gli straordinari sono pagati solo se il cliente li paga, altrimenti sono dovuti e basta, patti chiari amicizia lunga, ma e' anche vero che capita moooolto raramente di doverli fare, e l'orario di lavoro e' molto flessibile e il motto del padrone della baracca e' "fai quello che vuoi, esci, entra, va in giro, basta che lavori e che tu sia felice, just work and be happy".
Rocket ha sempre un sacco di lavoro da fare, è un aiutante tutto fare perfetto (sabato trasportava pneumatici estivi, domenica montava mobili) e poi possiede una compagnia aerea (Lego) e un paio di scuderie automobilistiche. Eh si, per avere 2 anni e mezzo è proprio impegnatissimo.

La cosa più bella è che riusciamo ad avere abbastanza tempo per stare insieme.
Durante il giorno non si perde tempo nel tragitto casa-lavoro lavoro-casa. Giulia ci mette 5 minuti in macchina (ora che fa freddo) altrimenti una passeggiata di mezz'oretta. Io ci metto 15 minuti a piedi.
Abbiamo chiuso con lo stress del traffico assassino di Padova Est, la coda alla Stanga, gli svincoli super stretti della tangenziale, che se salti quello giusto devi fare 40 km per tornare indietro.
E così la mattina scarico Rocket al Dagis alle 8.15, e arrivo in ufficio alle 8.30, stacco alle 5, recupero il pargolo alle 5.15 e sono subito a casa.
C'e' un sacco di tempo per giocare insieme, cambiare le gomme e fare benzina ("pittTop") alle nostre macchine da corsa, o costruire aerei o elicotteri per portare in giro il nonno e la nonna, e qualche volta anche il papà. Con tranquillità aspettiamo la mamma, poi organizziamo cena e serata.

Stare qui ci permette di essere padroni della nostra vita. Il nostro coefficiente di stress è diminuito del 75% almeno. Anzi si potrebbe dire che non siamo stressati affatto (se solo il soldatino la smettesse di "lavorare" anche di notte :-D ). Merito un po' di tutto. Del fatto che i negozi sono aperti anche di domenica (sempre anche se con orario ridotto), del fatto che ogni volta che esci di casa per andare ovunque sei sempre in mezzo alla natura (alberi e parchi ovunque). Il traffico "gentile" con i pedoni ed educato con gli automobilisti. Che la burocrazia è "umanamente sopportabile", e puoi avere contatti con gli uffici pubblici anche unicamente per posta (senza bisogno di usare le raccomandate A/R, e anzi usando l'ufficio postale dal supermercato sotto casa). Tutte cose sconosciute in italia.

L'italia vista da qui non ci fa una gran figura. Il paese dei fuochi di paglia. Un sacco di problemi e nessuno che abbia la voglia o la capacità di risolverli. Dove ogni settimana sembra che debba succedere il finimondo e la rivoluzione totale, partendo da un ennesimo scandalo e poi tutto finisce nel nulla, come un fuoco di paglia. È così da tanto tempo, era così prima che noi partissimo, certo non posso pretendere che cambi in un anno che ce ne stiamo fuori dalle palle no?
No dai in realtà qualcosa è cambiato. Alcune di quelle persone che l'anno scorso negavano la crisi, o che dicevano che andava tutto bene, adesso pare che abbiano aperto gli occhi (perfino Bixx…).

Rimane ovviamente sempre viva la nostalgia per gli affetti che sono rimasti lì. E' sempre difficile mantenere i contatti con tutti, anche se Skype e Facebook aiutano.
Basta niente, Senti una vecchia canzone che ti ricorda i vecchi tempi e ti viene la malinconia… è anche per questo che in ufficio sto ascoltando quasi unicamente Metallica, AC/DC e altra roba allegra. Che ci volete fare… sono un samurai sentimentale.

Qualche settimana fa siamo stati a Stoccolma per la Blogfesten, alias: la festa dei blogger italiani in Svezia. E' stato interessante vedere che c'e' tanta ma TANTA gente che si è stufata dell'Italia per un motivo o per l'altro (alla fine sono sempre gli stessi motivi) e sono venuti qui, con famiglia, con bambini piccoli. alcuni arrivano alla disperata, in aereo con un bimbo di 11 mesi, mollando tutto in italia e portandosi dietro solo qualche valigia. Mollano il lavoro in italia e ne cercano uno qui. Sono dei pazzi, ma non dei rincoglioniti. Ci provano.

C'è una famiglia che viene dalla zona di Monfalcone, hanno lasciato lavori a tempo indeterminato e casa di proprietà per provare a far cambiare ambiente alle figlie (6 e 10 anni) esasperati dalla deriva in cui sta andando quel bel paese che rimpiangiamo tanto. Lo fanno per dare un futuro un po' più roseo alle bimbe, un futuro che non sia solo di veline o bunga bunga. Sono dei pazzi? Forse, anzi direi di si. Ma non sono degli stupidi. A gente così va tutto il mio rispetto.

Sia ben chiaro che qui non è il paradiso. E quando la gente mi chiede chiarimenti, perchè vuole venire qua io rispondo sempre di pensarci molto bene. È un posto normale. Solo che le cose vanno un pelo meglio. Chi organizza è leggermente più capace di organizzare (non è amico di…), le regole sono un po' più rispettate, la gente stessa è un po' più rispettata.
Poi ovviamente anche qui succede che alcuni degli impiegati pubblici sono dei cerebrolesi, e il mio capo dice sempre che la gente efficiente lavora nelle aziende private… Nulla di nuovo sotto il sole..

Nemmeno il clima è da paradiso ovviamente… fa già un freddo cane, abbiamo già messo su le gomme invernali, la maglietta leggera ce la siamo dimenticata a settembre, e se consideriamo che ad aprile nevicava e a maggio non era ancora primavera, la calda stagione estiva è stata davvero corta. Troppo corta.

Però adesso abbiamo deciso. Stiamo qui. Almeno per un po'.

Quindi occorre un DIVANO degno di questo nome. E dovrà essere robusto, comodo, affidabile e sopportare l'atterraggio e lo schianto di aerei, elicotteri, auto da stunt-man, piccoli guerrieri armati di ogni cosa, ecc…. Consigli?

8 commenti:

TopGun ha detto...

consigli sul divano?

passo, non sono in grado :D

consiglio la nuova collezione lego starwars per il piccolo Rocket.
la comprerei per me ma non ho l'età :P



Buona vita.

Andrea ha detto...

Il divano è importante in una famiglia.
VIsto il vostro grado di affollamento, consiglio a L oppure lineare con pouf da spostare a piacimento. Cuscini in piuma, sfoderabile e lavabile... ;).

Divani a parte, fa piacere vedere che, dopo l'iniziale perplessità che traspirava dai post, state trovando la vostra dimensione giù al nord.
In bocca al lupo.
Andrea & C.

Anonimo ha detto...

In questi giorno ho letto tutto il vostro blog, con un po' di invidia ma soprattutto ammirazione per il coraggio che avete avuto! Forse la certezza del lavoro di Giulia ha aiutato molto.
Anche noi siamo fra gli "incompresi" che vorrebbero fare il salto nel buio, perchè vediamo un futuro assolutamente nero per i nostri bambini, ma la Svezia ci pare molto, troppo lontana, pensavamo piuttosto a Germania/Austria, anche perchè avendo entrambi un lavoro impiegatizio, credo che le possibilità non siano molte, in ogni Paese. Con la certezza di leggervi ancora, un saluto da Vicenza (oggi soleggiata)! Marzia

Anna ha detto...

ciao marco, lo so che suona male ma se io dovessi prendere un divano nuovo lo prenderei in pelle (eco-pelle): molta meno polvere, più facile da pulire. Mio suocero ha una ditta di divani ma mi sa che è un pò lontano (=
baci

Vad blir det till middag idag ha detto...

Per il divano vi consiglio...ikea!!costano poco e durano a lungo(anche sotto le grinfie di cane e gatti!!)
Leggo sempre il vostro blog e devo dire che io e mio marito facciamo parte di quei pazzi che partirebbero con solo una valigia!Il nostro progetto per la Svezia in verità è abbastenza complesso.
Non vogliamo abitare vicino la "civiltà", ma sperduti nei boschi,dalla Dalarna in su.

Noi non ci sentiamo italiani, tanto che odiamo anche il clima, e purtroppo dobbiamo per ora abitare in questo orrendo paese..(giudizio personale naturalmente)in cui non c'e futuro.
A presto.
Mel

/Alessandro ha detto...

Ma quanti sono i bloggatori italiani in Svezia? Cos'e' il buio e i lunghi inverni ci costringono tutti a stare davanti al PC?
:-D

/Alessandro da Stoccolma
www.larennaincucina.blogspot.com

Giulia ha detto...

@ Anna: infatti siamo proprio orientati per il divano in ecopelle, possibilmente scura a prova di macchie e pennarelli. Ha il vantaggio di resistere anche ai vomitini da lattante e all'addestramento al vasino!
@ la renna in cucina: siamo tanti, tanti... e chi non cucina blogga! PS le tue ricette fanno venire l'acquolina in bocca, peccato che con il pupo alle calcagna non ci sia tempo di sperimentare!
@ Marzia: in bocca al lupo per la vostra ricerca
@ Melkat: torno adesso dal Norrland innevato... bello, stupendo ma veramente TANTO buio... e non è ancora Natale!

Unknown ha detto...

Cavolo! Vorrei proprio conoscerli quegli idioti con il bimbo di 11 mesi e solo qualche valigia....dove sta andando il mondo....:))