venerdì 20 agosto 2010

A destra, cioè a sinistra...

Eccoci! Siamo tornati dal nostro giretto nel Profondo, Remoto e Molto Verde NORD (senza alcun riferimento a formazioni politiche italiane, sia chiaro).
Abbiamo fatto circa 2500 km in una settimana, ma nonostante il carico delicato siamo sopravvissuti.
Dopo alcuni giorni per riprendersi dal viaggio (leggi reintegro scorte alimentari, pulizia armi ed equipaggiamento, e poi bucati, bucati e ancora bucati di tutto quanto un bambino di due anni può sporcare nel corso di sette giorni tra prati e boschi) ecco a voi il nostro fedele resoconto.

Macchina caricata, pupo assicurato, usciamo dal garage anche in orario sulla tabella di marcia... WOW! Mai successo!
Il tempo ovviamente sembra essersi accorto che eravamo in ferie, e quindi ci ha mandato una nuvoletta di Fantozzi grande come tutta la Svezia.
Pioggia, nebbiolina, pioggerellina, foschia, grigetto... l'unica (magrissima) consolazione è il fatto che non ho avuto tempo di lavare la macchina prima di partire... vabbè.
Una volta usciti dalla città il tenente pilota Giulia porta la Viking veloce verso nord. Rocket si prepara al suo ruolo di retroguardia dormendo nel suo seggiolino.
La destinazione per la sera è Härnösand, graziosa cittadina sulla Höga Kusten, dove faremo rumare la creatura in un parco, ceneremo e dormiremo in un ostello.

Vorrei aprire una parentesi sugli ostelli (chiamati suggestivamente Vandrarhem, "casa del viandante").
Sono strutture vecchie, pulite, economiche e molto spartane. Si va abbastanza sulla fiducia. Ho prenotato via email e non ho dato niente se non il mio nome cognome e indirizzo... Negli hotel di solito gli dai il numero di carta di credito, e spendi 6 volte di più che in ostello, per avere un po' più di servizio e una stanza che "sembra" più carina, ma che se la guardi troppo si sfragna.
Inoltre in ostello hai a disposizione la cucina comune con tutta l'attrezzatura per preparare una cena veloce e il Rancio per Rocket, soluzione molto più comoda ed economica del ristorante e più salutare del solito Max. Unica nota dolente, le toalette e le docce in comune, percaritá decentemente pulite... bisogna pure sapersi adattare no?
Nonostante in una struttura del genere ci si possa aspettare di incontrare soprattutto studenti zaino in spalla e globetrotter squattrinati, abbiamo notato invece che c'erano parecchie coppie di mezza età e gruppi di amici sempre sui 40-50 anni. Retaggio degli anni '70?
Chiusa parentesi.

Ma torniamo alla Höga Kusten.
È questo un posto davvero interessante. Durante l'Era Glaciale (si proprio durante le riprese del film) il peso dei ghiacci ha fatto affondare questo territorio, che ora, in assenza di ghiacci e di Manny (il mammuth) sta riemergendo al ritmo di circa 1 centimetro l'anno. Veramente questo fenomeno riguarda tutta la Svezia, ma qui la riemersione è stata più rapida e il territorio è piuttosto montagnoso (per gli standard svedesi, si intende, per noi son colline), per cui si è creato tutto un complesso arzigogolato di roccia scogli e isolette, insenature e laghi collegati al mare che un tempo erano golfi. Purtroppo per noi però la strada principale non era per niente panoramica, e le gite in barca non partivano di lunedì, aggiungete che il tempo faceva cagare (solita nuvoletta del ragioniere...). Non ce la siamo goduta troppo.

Nel tentativo di vedere qualcosa di carino prendiamo una mulattiera e ci facciamo un po' di fuoristrada in cerca di qualche angoletto romantico:

Avete notato il cielo allegrissimo immagino. Beh... sinceramente... se volevamo il sole giallo, il cielo azzurro e il mare blu prendevamo l'aereo per il sud della Spagna...

Il viaggio prosegue senza intoppi, abbiamo pranzato in un posticino niente male, Norrfäll, ex villaggio di pescatori molto caratteristico (e molto isolato). Mangiato da dio, speso il giusto.


Rocket ha rumato quanto bastava per poi riaddormentarsi sul suo trono.

Arriviamo a Umeå nel tardo pomeriggio del secondo giorno di viaggio, raggiungiamo l'ostello e ci facciamo dare la chiave della nostra stanza. E qui la prima sorpresa, abbiamo un fantastico letto a castello! Siccome è un po' che io e la mia gentile consorte non dormiamo in letti separati, e siccome non abbiamo molta voglia di iniziare proprio in vacanza, chiediamo una stanza con due letti normali affiancabili. La ragazza che lavora in portineria sfoggia polpacci da aerobica, ma forse non ha capito dove volevamo arrivare, ci cambia la stanza con una 4 posti... due letti a castello. Vabbè, ci arrangiamo.

Arrivati da nemmeno un'ora, in centro a Umeå abbiamo incontrato un italo-svedese che raccoglieva adesioni per GreenPeace e che abita con la sua compagna a Norrköping... ma guarda un po' com'è piccolo il mondo!

Umeå, forse la città più grande del Norrland, forse anche troppo grande per noi, abituati alla calma Norrköping. Per me c'era troppo traffico. Il centro è grazioso, ma i negozi sono le solite noiose catene che ci sono anche qua. Nulla di particolare dunque.
Devo dire la verità non l'abbiamo setacciata a fondo, ma a me ha dato un'impressione strana. Io sono veneziano e ho ben presente cosa vuol dire "località turistica" e come si pompano le particolarità del posto per fare vedere e soprattutto comprare ai turisti. Beh... non sono riuscito a trovare nulla se non quei 4 souvenir generici della svezia che trovi anche all'ultimo negozietto prima di salire sull'aereo a Skavsta.
Capisco che non è certo una zona turistica, ma a Umeå c'è un grande parco che in realtà è un museo all'aperto sullo stile di vita del Norrland di un tempo, con qualche accenno alla cultura Sami (il popolo della Lapponia). Mi sarei aspettato un negozio di artigianato tipico.


Si e magari le ceramiche di Deruta, tutte diverse una dall'altra ecc. Forse rimango troppo attaccato alla mia italianita?

Dopotutto non eravamo lì a caccia di souvenir. Scopo primario del viaggio era familiarizzare con la nostra patria di adozione nel modo il più possibile veritiero, e quindi senza seguire i sentieri turistici, perdendoci nella Sconfinata e Verde Natura.

O forse no, scopo primario del viaggio era andare a conoscere la famiglia Mezzovikinga, tanto ben descritta nel blog di Morgaine Le Feè.
Adesso voi immaginatevi al loro posto. Siete a casa vostra e qualcuno si autoinvita per venirvi a trovare. Ancora peggio. Questi idioti si fanno 800 km per disturbare la vostra pubblica quiete tanto duramente guadagnata ("lavoro tutto il giorno, tiro il carrello, scarico la frutta...").
Quale modo migliore per accogliere questi rompicazzo se non invitandoli a cena in un autentico angolo di paradiso? Siamo rimasti davvero senza fiato a vedere il panorama della Veranda dal vivo!


La famiglia Mezzovikinga poi è fortissima.
Il Mezzovikingo ha giocato tutto il tempo con il piccolo Rocket, sembravano addirittura capirsi con il loro idioma mezzo svedese mezzo italiano e mezzo boh. Davvero due sagome. Si sono trovati subito.
Il Vikingo poi è incredibile, è un guerriero davvero gioviale e simpatico, bisogna starci attenti anche, perchè capisce l'italiano (ci ha sgamato che parlavamo di lui con la mogliettina).
Morgaine ovviamente è stupefacente, come gli altri elementi della famiglia. Un personaggio poliedrico, dai mille interessi, con cui si può parlare di ogni cosa (e con cui ovviamente mi sono già sputtanato...).

E' così strana questa cosa del blog. Incontri delle persone che non hai mai visto, ed è come se le conoscessi da una vita. Subito si instaura una relazione amichevole e sincera. Ci siamo sentiti immediatamente a nostro agio.

Qui concludo la prima parte del resoconto. Prossimamente parleremo del Norrland, delle foreste, della Lapponia, e del viaggio di ritorno.

sabato 7 agosto 2010

Di nuovo in viaggio

Finalmente sono arrivate le nostre FERIE.
Si perchè fino ad ora tutte le volte che andavamo in ferie si prendeva l'aereo per tornare in italia. E lì tra parenti e amici (ma soprattutto per il lavoro per finire di sbaraccare la nostra vecchia casa) di vacanze vere ne abbiamo fatte davvero poche.

Adesso abbiamo deciso di prenderci un po' di tempo per noi, per visitare questo (strano) paese. Per mantenere il ritmo, non abbiamo scelto un villaggio turistico con formula all-inclusive. Faremo 7 giorni in giro per la Svezia settentrionale, in macchina, dormendo in B&B.
La destinazione principale è Umeå. Si gente andiamo a trovare Morgaine le Fèe nell'Ultima Thule.

Il viaggio si preannuncia lungo e faticoso e non esente da pericoli pericolosi. L'Arcadia 2 "Viking" ci accompagnerà nell'avventura come al solito. Circa 900 km verso nord da coprire in due giorni. Poi qualche giretto nell'entro terra norrlandese, un po' di sano riposo e cazzeggio. Poi altri 900 km per tornare, tra paesaggi che si annunciano spettacolari. Speriamo che il tempo sia buono!

Il problema principale è la gestione della nostra recluta Rocket, avete mai provato a far star fermo seduto in macchina per 5-6 ore un diavoletto della Tasmania di 2 anni?
Ovviamente da buon capitano della nave provvederò a "legare" opportunamente la creatura, in modo che il carino non si sposti, e che non distrugga la nave. Mi sono anche armato di cartoni animati soporiferi come "La Pimpa" e "Il Postino Pat", da usare solo in caso di emergenza.

Ormai la distanza massima percorribile in singola tappa non dipende più dalle energia del Tenente Pilota Giulia, nè dalla capacità del serbatoio, ma solo da LUI.

Ovviamente cercheremo di mantenere aggiornato il blog lungo le nostre tappe. Si parte domani, domenica 8 Agosto 2010. Ciao!

La parola al Piccolo Guerriero

Come avete sentito, domani la nostra famiglia si trasferirà, armi e bagagli, per una settimana nel Profondo Nord, regno delle alci e delle zanzare, allo scopo di compiere osservazioni antropologico-geografico-naturalistiche di un territorio ancora inesplorato e, non da ultimo, di presentare a Rocket il suo coetaneo il Mezzovichingo. Il Mezzovichingo è il bimbo di Morgaine la Fée, il cui bellissimo blog costituisce una delle letture serali preferite della famiglia tutta. Ora, avendo il Mezzovichingo un po' di tempo fa esordito lui stesso come blogger con il post sopra linkato, ed avendo io promesso a Rocket che non saremmo stati da meno, eccomi infine a completare, ormai fuori tempo massimo, l'opera di traduzione dal Riccardese... ecco a voi una Giornata del Piccolo Guerriero, raccontata da lui stesso:

"Come il mio cuginetto Mezzovichingo, anche io non so esattamente quando comincia la mia giornata, perchè di notte mi sveglio molte volte. Quando mi sveglio la prima volta c'è solo un po' di luce nella mia cameretta e io guardo la Luna e le Stelle sopra il lettino, poi cerco il mio Cane, che si nasconde sempre da qualche parte. Per questo è meglio andare a letto anche con l'Altro Cane, e per sicurezza anche con il Topo. Poi cerco il mio Ciuccio, anche lui ha la mania di nascondersi tra le coperte. Quando non riesco a riaddormentarmi mi metto a chiamare Mamma e Papà... allora il papà viene e mi dice di stare buono, che è ora di dormire... a volte si arrabbia, non capisco proprio perchè!
A volte scavalco la sponda (anche se è alzata), scendo dal mio lettino e vado nel Letto Grande. Il Letto Grande è un posto bellissimo, tutto morbido e profumato dove dormono la Mamma e il Papà. Quando la Mamma mi vede arrivare, apre appena appena un occhio, mi tira su e mi mette vicino a lei, allora io chiedo Copertina e mi copre con il piumone. E a me piace starmene li al calduccio. Mi piace soprattutto perchè c'è così tanto spazio che io posso rumare quanto voglio (cambiare posizione ogni 10 min in ogni direzione [ndr]). Però il Papà e la Mamma non sono sempre d'accordo di farmi stare nel Letto Grande e dopo un po' il Papà cerca di deportarmi nel Lettino...
A una certa ora sono proprio sveglio e ho voglia di incominciare la giornata. Ho anche tanta fame e voglio Latte Caldo. Allora scendo dal letto e tiro per il dito la Mamma, ma lei si gira dall'altra parte, quella dormigliona! Di solito devo fare il giro del letto e andare a tirare giù il Papà.
Quando finalmente qualcuno si decide ad alzarsi, mi versano un bel bibe di latte e io indico il forno a microonde e dico "Caldo, Caldo!". Se non glie lo ricordo io, che lo deve scaldare!
Dopo il latte, si fa colazione e io mi diverto a stare in braccio alla Mamma a spalmare il burro e la marmellata sul pane con il "Cotèo" e il "Cocaino". Poi però la Mamma mi mette giù perchè, dice, deve andare al lavoro ed è già tardi! Io questa cosa del lavoro non la capisco proprio... ma se stare a casa a giocare è tanto divertente! Però non c'è niente da fare, la Mamma deve proprio uscire...
Quando ero più piccolo, nel momento che la mamma usciva di casa mi mettevo a piangere disperato e le correvo dietro e non le lasciavo chiudere la porta. Adesso però ho capito che poi la sera la rivedo e sono più tranquillo e le faccio anche "Ciao-ciao" con la manina, come i bimbi grandi.
Poi il Papà mi veste per andare all'Asilo, ma mettersi addosso tutte quelle cose è una tale noia! Allora per divertirmi un po' scappo in giro per la casa, così mi corre dietro... ma il Papà non ha proprio il senso dell'umorismo e mi prende a forza e allora mi arrabbio!
Comunque alla fine usciamo di casa e io schiaccio DA SOLO il pulsante per chiamare l'ascensore, poi sotto casa scendo da DA SOLO le scale, ormai sono bravissimo a farlo! Dopo le scale c'è un posto con tanti CAMBI GRANDI (camion grandi) che sono proprio interessanti e fanno un rumore così bello, BRUUUUM, BRUUUUM! Ma il papà mi dice sempre di stare a manina che è pericoloso, mi rovina il divertimento, uffa!
E poi arriviamo all'Asilo, il Dagis! Questo è un posto bellissimo, con delle maestre molto simpatiche e tutto pieno di giochi interessanti. Quando arrivo vado subito a giocare con le Bilar, ce ne son di tutti i tipi, Bil Da Corsa e Bil grandi grandi per portare le cose. Poi cantiamo tutti insieme le canzoni e la maestra suona la chitarra, come quella del papà e della mamma, e poi tutti insieme mangiamo la frutta che mi piace tanto!
All'asilo parlano in un modo diverso che a casa e io non riesco ancora a dire tutte quelle parole, caspita, è già difficile con quelle che dicono a casa! Però quelle importanti le ho imparate.
La Mamma e il Papà ci sono rimasti di stucco l'altro giorno... io lo sentivo che parlavano di me, a tavola, perchè io ci faccio sempre molta attenzione, ai loro discorsi, anche se nel frattempo sto giocando. Parlavano di me all'Asilo e la Mamma ha detto "chissà come fa per chiedere il ciuccio"... allora visto che non lo sapeva gliel'ho spiegato io! Mi sono tolto il Ciuccio, l'ho appoggiato sul tavolo e le ho detto: NAPPE!!!! Ci sono rimasti a bocca aperta... ma insomma, credono che non me la so cavare senza di loro??? Insomma io l'ho già capito, a casa si dice Ciuccio, e all'Asilo si dice Napp.... facile no?
All'Asilo andiamo fuori a giocare con la sabbia e io preparo le Torte. Poi vado sulla "Moto" con i miei amici più grandi che sanno pedalare e così si corre veloce veloce. Dopo che ho mangiato e dormito sul mio materassino, con la mia Copertina, è di nuovo ora di giocare! Mi diverto tanto e quiando il Papà viene a riprendermi non vorrei mai andare via. Però il Papà porta quasi sempre le cose per giocare nella sabbia e anche la mia Moto e allora... via al parco! E dopo un po' arriva anche la Mamma!
Al parco mi piace tanto andare su Bombo, cioè il Tubo dove si scivola dentro. Mi arrampico da solo su per la collina e poi mi butto giù e rido, rido tanto! E poi corro su di nuovo e via! Poi c'è la sabbia, l'acqua per buttarci i sassi e per bagnarmi le mani, e prima di imparare come si fa ci sono entrato anche con tutte le scarpe e il pantaloni e la Mamma si è arrabbiata... e poi c'è Gunga!!! Oh che bella Gunga, l'altalena! Il Papà mi mette sopra e io dico "Pinta Grande, Pinta Grande!"... e allora mi dà una grande Spinta e io volo su, in alto... Poi la Mamma mi canta le canzoni e le ho imparate anche io, sentite qua... Pamattino Papanaro, Dommitù, Dommitu... Sona-e Capane Sona-e Capane, Din Don Dan!!
Poi purtroppo bisogna tornare a casa e questo non mi piace, e quando arriviamo ho tanta fame ma la Pappa non è ancora pronta e io voglio i Biscotti oppure la Bulla, che è tanto buona... ma la Mamma mi dice di no, che non è ora e io mi arrabbio molto. Mi arrabbio e piango e strillo e mi butto per terra e la Mamma e il Papà si dicono tra loro "è meglio lasciarlo stare finchè si calma" e allora io continuo e continuo perchè sono proprio tanto tanto arrabbiato con loro che... E poi a un certo punto mi viene in mente che di là, in camera ci sono i miei Lego e che potrei fa non mi danno la Bulla... e poi mi viene in mente che ci sono i Lego e potrei fare un bel Cambi Grande tutto per me, oppure guarda, con questi pezzi rossi e gialli si può fare una bella Torre, e ci metto sopra anche l'elica così diventa un Cotte (un aereoplano)...
... e poi all'improvviso è ora di cena! Mi piace quando c'è da mangiare la Pasta con il sugo oppure il Pollo o la Carne! Anche le Patate e le Carote mi piacciono... a volte mi danno il Pesce e allora dico "Bla! Pesce Bla!". L'ho imparato guardando la Pimpa che si può dire Bla! quando non ti piace qualcosa.
Però la Mamma mi dice di assaggiare lo stesso e dopo un po'... lo sapete che ho scoperto che anche il Pesce è Buono?! Sarà per questo che il Papà e la Mamma non mi prendono sul serio quando dico Bla... mi rispondono "Ma va là Bla! Assaggia no?".
Io però non ho tanto tempo per stare lì a mangiare, sono molto impegnato la sera, io! Ho tante cose importanti da fare! Devo finire il Cambi di Lego e poi devo far correre la mia Bil Da Corsa e poi mi ricordo che ci sono i Libretti da leggere e allora vado a chiamare la Mamma "komme Mamma, komme, libetto!". Allora la Mamma si siede con me sul Divano e mi legge la storia della Rana che all'inizio ha la bocca grande e alla fine diventa piccola, della Nave Pirata, della bambina con un nome strano che va a casa della Baba Jaga, che è una storia lunga lunga che non finisce più... oppure il libretto con le Ruote!
A volte la Mamma tira fuori la chitarra e mi suona le canzoni, la Casetta, il Trenino e quella che dice Buonanotte Fiorellino che mi piace tanto... io l'ho capito che il Fiorellino sono io!
Però poi mi stufo di stare fermo e allora vado a fare le Gatte Gatte al papà e facciamo la lotta!
Quando sono stanco volgio il Latte Caldo e il Papà mi porta in bagno, mi cambia e poi mi lavo i Dentini con lo Spazzolino, poi torniamo in cucina e la Mamma mi dà il mio Latte... io ho gli occhi che mi si chiudono e voglio il Papà, mi appoggio sulla spalla grande del Papà e lui mi porta nel Lettino, con il mio Ciuccio, il Cane, l'Altro Cane e la Copertina... e nella mia stanza c'è il Buio e io penso a tutte le cose belle che ho fatto, e sono tanto tanto stanco che gli occhi mi si chiudono , mi giro nel Lettino e mi addormento.

venerdì 6 agosto 2010

Alta moda

Ogni tanto ne ho parlato tra le righe, ma adesso inizioa fare qualche approfondimento.
Partiamo dai vestiti.

Se parliamo di estetica, design, arte... beh gli svedesi hanno un'idea tutta loro di come renderle uniche... e a quanto pare in giro per il mondo alcune delle loro idee piacciono parecchio.
Personalmente non ho trovato grandi cose, il design automobilistico lascia un po' a desiderare, le suppellettili sono sempre le stesse, l'abbigliamento poi...
Io sono un amante dell'abbigliamento casual, ma qui non riesco a trovarmi bene. Qui va di moda lo Sport-Utility-Casual. Cosa vuol dire? Presto detto.
Nell'armadio tieni quasi unicamente roba sportiva, e te la metti addosso a casaccio a seconda del tempo che fa, senza badare agli accostamenti cromatici (tanto è più o meno tutto compatibile).

Indipendentemente dal sesso e dalla situazione, la gente si veste in modo molto semplice. Provate ad immaginare all'ora dello spritz in centro a Padova con l'ottanta per cento di ragazzi e ragazze vestiti con la roba del Decathlon. Non voglio dire che la roba del Decathlon faccia cagare, sia chiaro. Ma non è quello che ti metteresti per uscire "infighettato".

Invece qui se ne fregano. Apparire non serve.

E quindi maglie a colori sgargianti, con righetta corsaiola, e pantaloni della tuta per andare ovunque. Lo stile è assolutamente Unisex. Per lui e per lei. A volte si fa perfino fatica a capire se è un lui o una lei, o 2 lui o 2 lei...
Almeno finchè non arriva il gran caldo. Si perchè mentre i maschietti sono apparentemente omeotermici, le femminucce non sopportano il caldo e quindi cercano di vestirsi in modo Utility: copri giusto quello che DEVI coprire, alla meno peggio.

Non fatevi venire strane idee, a volte meritano, a volte no... Poi il design di base è sempre quello sportivo, quindi "mezza nuda si, ma non sexy". Ora che stanno rientrando dalle ferie noto qualche differenza, un infradito un po' più hardcore, una canottina più grrrl... probabilmente hanno fatto shopping nelle località di vacanza all'estero.
I maschietti invece no, quelli hanno comprato solo cartoline e alcoolici.

Tra un po' arriverà l'inverno. Gli uomini saranno i soliti in tuta spaziale, le donne faranno un po' più effetto con leggins e stivali, ma sempre tutti sportivi.

Devo dire la verità, io sono un amante delle giacche di pelle e dei bei vestiti in generale, anzi devo dire "ero".
Con un bambino piccolo, e vivendo abbastanza all'aria aperta ti rendi conto che non devi affezionarti alle cose materiali (quel bel paio di jeans che mi piaceva tanto).
Cerchi roba efficiente, dal giusto prezzo e del giusto materiale. Tanto durerà poco...
Forse è questo il concetto di base.

domenica 25 luglio 2010

L'iPod non serve

Una pace, un silenzio. Sembra di essere in aperta campagna non a 10 minuti dal centro.
Mi godo questo momento di calma, approfittando del ko tecnico della nostra recluta.
Sto volando tranquillo tra le braccia di Morfeo, quando il mio sistema di difesa inizia a fare bip bip. Un radar nemico mi sta puntando un missile! Manovre evasive!!! Poi un rombo... sembra un carro armato... ma non stavamo volando??? Poi mi sveglio...
Il camion del latte sta entrando in retromarcia nel parcheggio del supermercato sotto casa. E' suo il bip bip.
Eh si, la comodità si paga.
E noi di comodità ne abbiamo parecchie...

Il parco vicino casa per esempio. è bello grande, quando ci entri non vedi più case, non si sento macchine, sembra di essere nella foresta e ospita una varietà e una quantità di uccelli, che sono fantastici da vedere. A volte fanno certe evoluzioni a bassa quota in mezzo alla gente da fare invidia ad una pattuglia acrobatica.
Il lato negativo è che fanno un casino della madonna. Come essere a fianco ad un aeroporto, soprattutto la sera, e ci credo... stanno insegnando a volare ai piccoli... tra urloni e schiaffoni... loro si che sanno come educarli!

Il supermercato sotto casa è comodissimo, ma i camion che vengono a scaricare alle 5 di mattina rompono parecchio le palle...

Ma la natura qui è così possente che i suoi rumori non riescono ad essere sopraffatti dall'uomo.
Girando per la città mi stupisco di continuare a trovare parchi grandi e piccoli. Tra un parco e l'altro c'è giustamente un gruppo di case... e poi... Sorpresa! Ma qui ce n'è un'altro!
Andando a piedi da un posto ad un altro si cammina sempre sotto gli alberi. Piante grandi, maestose. Se attraversi il parco puoi vedere una lepre o due che giocano. Anche se stai andando al lavoro sembra di essere in campeggio.

L'effetto finale è una specie di "terapia rilassante". Cioè passare la settimana andando a lavorare in questo modo ti permette di arrivare al weekend che ti senti ancora un essere umano. Non hai per forza bisogno di fare la gita fuori porta per riposarti.
Siamo arrivati addirittura a dirci "beh questo fine settimana ce ne possiamo anche stare sul divano..." incredibile!

Una volta tanto non riesco a fare il parallelo con la vecchia italia, dove la gente nel traffico è gia super incazzosa alle 8 di mattina di lunedì o di martedì. Tutti col coltello fra i denti per una precedenza in rotonda o per superarti al semaforo. E poi la domenica, tutti in coda per andare al mare o in montagna... Qualcuno ha presente cosa vuol dire tornare la domenica sera da Folgaria a Padova?

State buoni... Non voglio dire che qua si sta bene e invece là no.
Qui per esempio l'estate è finita da un pezzo... Piove e tira vento quasi tutti i giorni... Continuo a portare le magliette leggere solo per via del calendario. NON PUOI metterti la felpa a luglio no? Giustamente mi sono preso una mezza broncopolmonite...
E poi mancano troppe cose... manca una bella vetrina che mostri un bel manichino femmina con minigonna svelandrina che si alza con il ventilatore in posizione tattica (a Padova c'è!). Sarà colpa della cultura televisiva diversa?!?!?
E anche se girano certe gazzelle in carne ed ossa, non sono vestite da stragnoche strafighe super sexy come in italia, sono mezze nude (quando fa caldo) e questa è un'altra mancanza molto grave.

Non so... gli autoctoni vanno in giro con le loro cuffiette, con la musica sparata a mille... io le usavo in italia ma qui non ne sento il bisogno.
Mi accontento di quel che la natura offre.

domenica 18 luglio 2010

Svendita promozionale

Eccoci! Il blog riapre, e per l'occasione è tutto a metà prezzo!
Siamo tornati dalla nostra pseudo vacanza in italia. Oserei dire finalmente... ma non vorrei che questo fosse interpretato come un post di lamentele quindi non lo dico.

Alla fine non siamo andati in italia per fare vacanza... dovevamo solo lavorare un po', ma abbiamo pensato di prenderci qualche attimino di pausa.

Il giorno dopo il nostro arrivo, partiamo da casa dei miei suoceri, a piedi con Rocket sul suo carro da battaglia, per fare un giretto in centro.
Cosa c'è di meglio per riprendere un po' il contatto con la nostra vecchia città?
E qui le sorprese iniziano presto. Oddio... sorprese... diciamo che ci eravamo dimenticati.
I marciapiedi sono stretti che si può stare solo in fila indiana. Generalmente sul lato strada ci sono dei paletti per evitare che le auto parcheggino sui marciapiedi medesimi, ma per motivi "tecnici" e di normativa europea per la sicurezza il paletto viene messo a 20 centrimetri dal bordo del marciapiede, quindi lo spazio per passare rimane veramente poco (se non ci sto attento vado a sbattere con i polsi sui paletti, ma dico io).

Mi viene stupidamente da pensare se un poveraccio in sedia a rotelle riesce a passare per questi marciapiedi. Ma poi rinsavisco "Cheglienefrega ad uno in sedia a rotelle di andare in giro?? Che resti a casa!!!".
Il cavalcavia della stazione ha un marciapiede più largo finalmente, ma bisogna andare in fila indiana ugualmente per via delle biciclette che passano in entrambi i sensi e che giustamente devono superare il nostro carro da battaglia troppo lento, poi ovviamente devono passare anche i pedoni in senso contrario al nostro...

Insomma... Io e mia moglie non riusciamo a parlare. Mi dà fastidio.

Avvicinandoci alla zona del centro il traffico rimane costantemente caotico e rumorosissimo. Auto, moto, scooter, furgoni, camion. Di tutto. Ma le zone a traffico limitato? Anche le piazze sembrano un casello autostradale senza telepass. I portici sono un parcheggio di moto e scooter (sono ovunque). Non sono più abituato...
Mi viene in mente di quando siamo andati in VietNam alcuni anni fa. Un paese fondamentalmente agricolo, che sta vivendo una rivoluzione industriale trainato dai bassi costi della manodopera e la vicinanza con la Cina. Città caotiche, piene di traffico, costruite senza un piano regolatore attorno ad una (1) strada, con svariati milioni di abitanti ciascuna.
Almeno così mi sembrava quando io provenivo da Padova.
Come a dire che Norrköping sta a Padova come Padova sta a Ho Chi Minh City (Saigon).

Questo, aggiunto al clima, ci ha fatto desiderare di tornare presto nel lontano nord.

Vorrei chiarire una cosa. Trovandomi con dei carissimi amici è venuto fuori che il nostro blog non piace (in particolare si riferivano al mio post di maggio e altri simili). Cioè non è che non gli piace, è che gli da fastidio. Cioè sembra che noi ci lamentiamo dell'italia solo per trovare una giustificazione al fatto che siamo venuti qua. Perchè in realtà in italia non ci sono problemi, sono solo fregnacce di qualche giornalista.

Come se fossimo dei disadattati sociali. Che siamo venuti qua perchè ci sentivamo emarginati. E ci lamentiamo dell'italia perchè siamo invidiosi. Boh.

Ho provato a far capire che io sono venuto a malincuore, e che ancora più a malincuore vedo che quassù le cose funzionano un po', e laggiù vanno molto ma molto peggio, e mi dispero chiedendomi "Ma possibile che non possano farle funzionare così anche lì?".
Per tutta risposta mi sono sentito dire che queste cose interessano solo a me.
Ecco, questo mi ha dato più fastidio del resto della città.
Quindi ho fatto gentilmente notare che al tavolo io e Giulia eravamo gli unici ad avere un bambino, e a pensare anche di farne un altro prima o poi, e purtroppo devo dire che eravamo anche i più giovani...

Vabbè...

mercoledì 7 luglio 2010

Chiuso per ferie

Luglio in Svezia... temperatura fantastica, anzi a volte fa pure CALDO. Sempre ventilato, niente umidità... Insomma il posto ideale, sembra di stare in vacanza sulle Alpi.
E gli Svedesi giustamente vanno in ferie.

TUTTI.

E' come Agosto per gli italiani.

La città è deserta. Oddio, non è che di solito sia proprio affollatissima, ma adesso è proprio un mortuorio!

Noi partiamo oggi pomeriggio per ritornare nel bel paese, anche se non con troppa voglia visto il clima che lasciamo e troviamo...

Il blog rimarrà chiuso per ferie (?) boh... non so.
Forse ci scappa un qualche post su quello che troviamo in italia (i cocci). Forse qualche foto.
Vedremo.

Buone vacanze!