lunedì 10 ottobre 2011

Servizio opinioni e consigli (5 cents)

Per farmi scrivere un post in questo periodo mi ci vuole l'accompagnamento coatto alla tastiera. Ho un momento di pigrizia, misto stanchezza, misto sonno arretrato che si mescola con l'autunno incalzante che toglie la voglia di fare e ti butta giù il morale.

Che poi, gli argomenti non mancherebbero... Ci siamo fatti una settimana in italia, io e Giulia abbiamo fatto perfino un giorno a Venezia da "morosi" (no kids! niente bimbi!). Cioè dico, turista nella mia città. A vedere quello che vedono i Turisti, quelli pieni di soldi che a San Marco mettono gli occhi su opere d'arte in vetro di murano da 18 mila euro al pezzo... Turisti quelli che vorrebbero prenotare una visita guidata ma non si può per lo sciopero...

Sabato scorso Un paio di settimane fa (vivo in ritardo), di ritorno dall'autodromo di Mantorp, dopo una nottata e una giornata epiche (è successo di tutto, anche l'inimmaginabile), ricevo una email come tante altre gia ricevute:

"Ciao siamo Erika 32 e Marco 36..."
...
Porcelloni! Non pensate male! Vergognatevi! No! Non è per fare scambio di coppia!

"vogliamo offrire un futuro migliore ai nostri figli e quindi pensavamo alla Svezia..." ecc ecc. Futuri emigranti.

Non dico che ne riceviamo in continuazione di mail come queste, ma sono di più di quante potevo aspettarmi.

Di solito la gente chiede informazioni sulla burocrazia, i documenti che servono, a volte chiedono come ci troviamo, oppure i più spaesati ci chiedono qual'è il posto migliore per andarsi ad insediare all'inizio (tipo che ne so... il primo livello del videogame, quello facile).

Ora, io non mi metto a dire alla gente "VENITE QUA che la barca (italia) sta affondando" no no... non sia mai. Io amo l'italia, ovviamente anche la odio (solo un po').
MMMAAAAAAA non mi azzarderei mai a dire alla gente cosa deve fare.

"si ma voi l'avete fatto", si lo abbiamo fatto. Decisione sofferta, non è stato facile prenderla e non è facile continuare a restare senza porsi domande continuamente.

Questa è una decisione che ognuno prende per sè.

Alcuni ci dicono "io vengo lì perchè qui non ce la faccio più... non so cosa farò, vengo anche solo a girare hamburger".
Ecco, una cosa importante, se non hai un lavoro qui è abbastanza dura, e gente che gira hamburger e che parla svedese (leggi autoctona) ne trovano dappertutto (leggi è difficile trovare un posto di lavoro con questi presupposti).
Se avete una specializzazione tecnica o scientifica va molto meglio (c'è molta richiesta).
Come dite? Siete specializzzti? In cosa esattamente? Ah... Capisco... Master o postdoc in Studi Bizantini, massimo dei voti bla bla bla... Ehm... interessante si, ma non lamentatevi se nessuno vi chiama per un colloquio.

La maggior parte di questi poveri disgraziati in cerca di un pianeta dove vivere "amici di email" chiedono come si vive qua.
Si vive bene. Però devi essere preparato.

Non è vero che gli svedesi sono freddi e inospitali. Il contrario direi. Ma non si fidano del primo che passa. Almeno non lo fanno se non c'è dell'alcool di mezzo.

La mverdura non sa da niente? Vorrei sapere quella che compri in centro a Milano di cosa sa...

Il meteo fa cagare? Beh sì, prima di decidere un giretto qui in inverno dovreste farvelo. E non è tanto vedere la neve a Gennaio tutti i giorni che ti ammazza... è l'ultima spruzzata a Maggio che ti fa uscire di testa, io ho avuto un paio di volte degli accenni di esaurimento nervoso!

La luce. Fidatevi di me, io sono un fanatico della luce, uno studioso, un cavaliere, un vigile urbano della luce, io prima di aprire gli occhi annuso la luce. La luce qui è una sgualdrina. D'inverno non c'è, e vabbè... Ma d'estate!!! Non riesci a dormire perchè albeggia alle 3 e le case svedesi sono sprovviste di imposte (non parlo dell'ici). La sera alle 22.30 tuo figlio non vuole andare a letto perchè "fuori non è ancora buio" dice. In compenso quando esci al martedì pomeriggio dal lavoro e decidi di andare al lago per una cena in mezzo alla natura ti sembra di aver preso un giorno di ferie e l'indomani sei carichissimo! Non ho mai visto cieli azzurri come questi (forse in Croazia, ma è diverso).

La lingua. La devi imparare punto e basta, puoi anche lavorare in inglese, ma resterai sempre isolato. Qui tutti parlano inglese quindi te la cavi in ogni circostanza ma non sarai mai "nel gruppo". Se parli svedese (bene) sei considerato un quasi Svedese.
Ovvio che questo è più facile a dirsi che a farsi. Certo la grammatica svedese è quasi semplice come quella inglese. Ma provate ad immaginare il vostro hobby, magari pieno di termini tecnici in italiano (la fotografia? l'automobilismo? il volo a vela? la musica?): avete una vaga idea della quantità di termini specifici extra che dovrete imparare per poter chiacchierare delle vostre minchiate con qualcuno?
Avete mai provato a parlare con un dentista in inglese?
Il clima generico è comunque internazionale. Non serve andare ad una festa per sentirlo, l'altro giorno ho parlato 5 minuti con uno sconosciuto incontrato al parco. Abbiamo iniziato in svedese, poi abbiamo virato sull'inglese... poi qualche parola in spagnolo, francese e italiano (questo era berbero).

La squola. BUM!!! Solo perchè siamo in Svezia non è detto che tutto sia perfetto. Le squole qui sono misurate in base al voto medio di uscita degli studenti. Il problema principale è che sono le squole stesse che danno il voto agli studenti (non c'è una commissione esterna). In pratica è come dire che l'oste certifica che il suo vino è buonissimo e tu ti fidi del solo certificato.

La società. Criminalità organizzata, furti, rapine e atti di violenza ce ne sono anche qui ogni giorno sul giornale. Non in ogni città, non così tanti. Ci sono certe zone che sono peggio di altre... magari date un'occhiata ai giornali locali per avere un'idea (noi leggiamo il Norrköping Tidningar)
Storicamente, la società svedese ha i suoi scheletri nell'armadio. C'è stato un Istituto per la biologia della razza che è sopravvissuto anni alla caduta del nazismo. Provate a cercare su internet la storia delle sterilizzazioni forzate.
Da allora la società si è trasformata molto e ha, si spera, imparato dagli errori, ma è difficile parlare apertamente di queste cose. È bene che chi pensa di trasferirsi qui sappia anche questo, per non credere che gli svedesi siano geneticamente giusti ed egualitari.

Il mitico Welfare. Maternità e Paternità con la maiuscola. Pagati l'ottantapercento (80% !!!!) del tuo stipendio normale (fino ad un tetto massimo eh).
La sanità qui è più spartana. In caso di problemi gravi avrete cure buone quanto nel resto d'Europa, ma scordatevi di andare dal medico per un mal di gola che non duri almeno una settimana, o al primo raffreddore del bambino.
La pensione con il sistema statale sarà bassina, bisogna fare l'integrativa (si però qui ti danno abbastanza soldi per fartela...).

La Gnocca. No non sto parlando di politica italiana... della razza svedese ho già parlato, sono alte, slanciate, tendenti tettone, tendenti anche un po' culone, non si sanno vestire.
Il Verro. Il maschio svedese non ha nulla di particolare, anzi oserei dire che è piuttosto al di sotto delle aspettative (riporto parole di altre donne).

L'ambiente. Gli svedesi non sono ecologisti. Cioè, lo sono si ma non "estremisti". Tipo se la domenica vogliono uscire con la loro macchinona americana che 3 km con 1 litro, non catalizzata ecc ecc ecc... lo fanno! Poi però fanno la raccolta differenziata e magari vanno a lavorare in bici tutti i giorni, estete e inverno. Vanno piuttosto fieri dei loro boschi e delle loro querce in particolare (non posso dargli torto sono bellissimi).
Se vanno a fare picnic o barbecue al lago puoi star tranquillo che non lasciano nemmeno un tovagliolino volato via per sbaglio per colpa del vento a 70km/h, non si fa.

Insomma, paese che vai usanze che trovi.

6 commenti:

Paul ha detto...

bel post :)

Morgaine le Fée ha detto...

Dissento sul Maschio Svedese, per motivi partigiani ;)

lonehawk ha detto...

Io ogni volta che visito l'Inghilterra vorrei trasferirmi in uno dei loro villaggi di campagna... ovvio che visto da qua sembra tutto rose e fiori e magari è tutt'altro... è vero però che qui in i-taGlia la voglia di andarsene mandandoli tutti a ca..re è veramente tanta...

Alberto Nardella ha detto...

Proprio un bel post, io aggiungerei che la gnocca svedese in generale dopo i 30 anni già inizia non esserlo tanto, mentre qui in Spagna (dove vivo) o in Italia (da dove vengo) si mantiene gnocca per molto più tempo.
P.S. Ho casa in svezia e vado una volta all'anno... posso confermare che si fidano della gente, e pure troppo, in certe circostanze...

Diego ha detto...

squole?????
Marco devi tornare a studiare l'italiano altro che svedese ;-)
Un abbraccio

Erika BG ha detto...

Addirittura citati nel post!!! Emozionante!!! ;-) grazie per essere stato come al solito diretto e diritto all bersaglio! Vi abbiamo mandato una @ di risposta... Grazie infinite per il momento Erika&Marco