Quando ero in italia, guardavo la tv solo per le gare di MotoGP e F1 (quando non ero da mia suocera …'azz…) e per le partite della nazionale (dopo la figuraccia dell'anno scorso gli tolgo la N). Qualche eccezione per le olimpiadi di Torino e poco altro.
Da non azzardarsi a spippolare col telecomando tra i canali, che veniva il voltastomaco. Tra litigoni familiari in diretta, critiche sanguinarie al colore degli infradito, approfondimenti scientifici della mutua ("le piramidi e gli alieni…") o reality per scegliere il nuovo coglione dell'anno, ti cascava tutto e non riuscivi nemmeno a cenare. L'unico canale che riusciva a salvarsi era Mtv.
Beh, si, poi essendo io e la mia dolce signora appassionati di animazione giapponese, di cinema e quant'altro, usavamo la tv per tutta la nostra collezione di film, erano contenuti offline, decisi da noi e senza pubblicità!
Bei tempi quelli. Senza figli, nel nostro piccolo nido, ci facevamo una birretta insieme sul divano davanti all'ultima creazione di Miyazaki… che bello!
Ora, non voglio venirvi a raccontare che qui in Svezia la tv è migliore… non sia mai. Le trasmissioni sono molto simili. Si certo, niente donne mezze nude su ogni canale ad ogni ora, ma la stupidità è più o meno la stessa.
La guardo? Si la guardo. No… ehm… lo faccio per "prendere" un po' meglio la lingua. E poi fa bene anche a Riccardo guardare qualche cartone animato locale, apprende i termini "tecnici" che io non gli posso insegnare.
E poi… beh carini questi cartoni animati svedesi… mumble mumble…
La tv statale svedese (Svt, equivalente alla Rai… ehm equivalente?) mette a disposizione un canale per minorenni ehm… bambini (Svt-B) che trasmette unicamente programmi per i più piccoli, senza pubblicità.
Si. Avete capito bene.
Gli stessi cartoni animati trasmessi NON sono pubblicità occulta di prodotti commerciali, sono per così dire "indipendenti"… si può' dire?
Gormiti, Pokemon, bambini che hanno bisogno di giocattoli speciali per giocare tra loro e divertirsi…. NO! Nulla di tutto questo!
Storie di bambini che vivono avventure muniti di fantasia e voglia di scoprire.
E poi… aspetta aspetta, non ci sono solo cartoni. C'é l'animazione di qualche buffone, tipo Bim Bum Bam, o l'Albero Azzurro (che la Rai ha deciso di non trasmettere più, forse per la par condicio).
E poi… la programmazione è intervallata da mini documentari di vario tipo. Scusate se sono un po' vago, ma capitemi… la sto scoprendo un po' alla volta.
Dicevo di questi mini documentari… hanno un format a misura di bimbo, le riprese sono fatte a circa un metro da terra, parlano solo i bambini, gli adulti fanno parte della tappezzeria solo se necessario.
Uno dei più belli faceva vedere la vita di Stefan (circa 12-13 anni) appassionato di cavalli ed equitazione. Stefan spiega il perché e il per come del cavallo in generale (come funziona il volante, l'acceleratore, dove sono i freni, il concetto delle sospensioni attive), poi presenta il suo cavallo, ne descrive il carattere, le stranezze, mostra come prendersene cura nel garage ehm .. stalla, come prevedere e gestire eventuali imprevisti. Eh vi sembrerà strano ma cosa può accadere quando si portano a spasso circa 400 kg di carne? Stefan sembra un ragazzo affidabile, spiega perfino come ha imparato a coccolarlo e calmarlo se il cavallo si innervosisce.
Poi si mette a raccontare della preparazione per le gare, e poi se ne esce che da grande vorrebbe avere un maneggio suo e vorrebbe lavorare con i cavalli, che gli piace quel tipo di ambiente, stare all'aperto….
Beh… voi mi direte "equitazione, roba da snob". Ok. Passiamo al prossimo.
Un altro doc, molto simile mostra una ragazzina col suo cane, (è super minorenne… non fatevi strane idee). Stesso format. Mostra come lo addestra, come lo fa giocare, come lo spazzola, ne descrive il carattere, l'intelligenza, l'affettuosità, di quando ha capito che sognava. Racconta le loro avventure.
Anche questa ragazzina mi ha impressionato, io alla sua età ero un'ameba credo, (ma sapevo cavalcare a 8 anni).
Vabbe' dai… cani, cavalli… siamo sempre lì.
Ecco ecco, un'altro…
Questa volta niente animali. Solo un album da disegno in primo piano, con disegni di case per giunta… cheppalle…
La bimba in questione dice "da grande voglio fare l'architetto". Mi metto a ridere dentro di me. Poveretta. Penso a tutte quelle persone che conosco che hanno studiato architettura e poi si sono trovate per non so quanti anni a lavorare gratis per un architetto. E tante sono ancora li. La gavetta all'italiana… Studi, ti laurei e poi non sei un cazzo di nessuno se non hai i soldi per aprirti lo studio e i contatti giusti.
Torno a guardare la ragazzina… Ops! La scena è cambiata… la ragazzina sta aprendo la porta… sembra di un ufficio… Una "segretaria" si alza da un tavolo e la accoglie: "Benvenuta, sono l'architetto tal dei tali…".
Me' cojoni!!! L'hanno portata in uno studio di architettura a vedere il mestiere VERO! L'architetta mostra piante di palazzi, rendering di case, schemi di tubature e le spiega quali sono le parti più interessanti del suo lavoro, ma anche le più noiose.
E' davvero bello vedere come stimolare dei bambini a portare avanti le loro passioni, e provare magari anche a vedere cosa succede se gli si da fiducia.
Si si certo, adesso con il digitale terrestre anche la Rai farà una trasmissione simile… fatemi sapere eh...
8 commenti:
Ehm... ora non odiarmi, per favore! Io non sono proprio un'amante della televisione italiana, però diamo a Cesare quel che è di Cesare: in rai esistevano certe trasmissioni. Non so se le fanno ancora, visto che ormai ho venduto l'anima al diavolo e a quell'ora guardo i Simpson, però in passato, su rai3, più o meno alle 3 del pomeriggio e tra la melevisione e il GTragazzi, c'erano minidocumentari per i bambini, così interessanti che li guardavo anch'io. Si chiamavano "la mia casa", "da grande farò", "il mio paese", e così via. I protagonisti erano solo bambini, che spiegavano in parole semplici le tradizioni del loro paese e che mostravano modi di vivere molto diversi dalla nostra cultura. Erano interessanti perfino per me che ho 26 anni, perchè davvero mostravano realtà di tutto il mondo, dalla bambina francese che voleva fare l'avvocato, alla cinese che spiegava una festa di paese, alla piccola africana costretta a vivere in una capanna di fango grande quanto il suo letto e a farsi 10 km a piedi per andare a scuola. Ricordo ancora che mi sono commossa quando il bambino palestinese ha spiegato cosa era successo alla sua città e perchè molte case del suo quartiere fossero distrutte. Mi viene il dubbio che stiamo parlando delle stesse trasmissioni... per caso, alla fine della puntata sulla bimba-architetta, lei elencava i pro e i contro di quel mestiere e venivano date informazioni su quali titoli di studio servono per farlo e a quali uffici rivolgersi per avere altre informazioni?
Paola
Ciao Paola, non mi pare sia la stessa trasmissione. I doc sono tutti ambientati in Svezia.
E alla fine del doc non dicono nulla. Niente pro e contro, niente piano di studi da seguire per arrivare a quel risultato.
Mi piacerebbe sapere se la Rai propone ancora quella trasmissione, le ultime che sapevo riguardavano la cancellazione per chissà quale motivo de "L'albero azzurro" ("non verrà più prodotto, nè verranno trasmesse le puntate registrate")... forse era una trasmissione comunista.
Beh, dai, è risaputo che rai3 è comunista! E sicuramente l'albero azzurro era una trasmissione di propaganda politica! COmunque ho controllato sul sito della rai, al posto dei programmi per bambini hanno inserito telefilm di cui non ho mai sentito parlare. Però esistono due nuovi canali per i più piccoli: rai yoyo e rai gulp. Anche su questi non posso dare giudizi, perchè non li ho mai guardati, ma magari potresti provare a guardarli in streaming col tuo bimbo; chissà, potrebbe uscirme qualcosa di buono... In generale, comunque, la qualità delle trasmissioni è peggiorata parecchio dall'introduzione del digitale terrestre e mi piacerebbe tanto capire chi ci ha guadagnato da questa grande "rivoluzione tecnologica". Perchè noi, come sempre, siam rimasti fregati...
Paola
Io ho guardato un pochino Rai yoyo con Riccardo, quando siamo stati dai nonni a Natale: ci sono diversi cartoni animati graziosi e con un certo valore educativo, non "pubblicità occulta" di giocattoli. Da quel punto di vista mi è piaciuta. Purtroppo è piena di pubblicità, vera, di giocattoli e cazzate varie.
Parlo da profano.
Noi la televisione non l'abbiamo e non la vogliamo (anche se mamma Rai non ci crede).
Siamo delle mosche bianche in Italia; quando lo dico a qualcuno la risposta tipica è :"Ma dai? Davvero? E come fai con i cartoni? E come ti tieni informato?", che la dice lunga su come la gente si tiene informata in Italia.
La scelta è stata fatta per limitare la mia teledipendenza e per non propinare alle bambine i programmi scadenti che circolano sulla tv generalista e tematica Italiana.
I programmi (salvo qualche rara eccezione) sono format ripresi da canali esteri e riadattati per i nostri gusti, cartoni animati infarciti di pubblicità (più o meno occulta) e telefilm infarciti di modelli comportamentali che non mi appartengono (Hanna Montana e C. per intenderci).
Non so come possa essere la Tv Svedese ma, guardando i siti di SVT e TV4, il palinsesto per i più piccoli sembra pensato per la loro dimensione, con telefilm e cartoni da un ritmo più blando.
L'anno scorso, dallo streaming di TV4 (credo) abbiamo visto un telefilm (Maya och Martin) talmente lento che i Teletubbies, in confronto, sembravano dei missili terra aria.
Eppure tutto ciò piaceva alle mie pesti abituate a Winx &C.
Credo che la tv italiana debba fare una grossa riflessione sulla deriva che sta prendendo negli ultimi anni e, la Rai in particolare, debba riappropriarsi di almeno parte del ruolo educativo che le spetta.
Scusate il commento-fiume.
Andrea
e http://svtplay.se/ l'avete vista?
noi guardiamo i cartoni in tram
Ciao! è da poco che seguo il blog e mi discosto leggermente dall'argomento principale. Coincindenza vuole che abbia fatto la tesi di laurea proprio su Miyazaki :). Sono amica di Paola e ricordo anch'io del programma di cui ha parlato. Era veramente carinissimo :) A presto,
Rossana
@Rossana: credo che potrei pagare dei soldi per leggere la tua tesi di laurea.
Mi accontento anche di una copia digitale...
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