domenica 18 luglio 2010

Svendita promozionale

Eccoci! Il blog riapre, e per l'occasione è tutto a metà prezzo!
Siamo tornati dalla nostra pseudo vacanza in italia. Oserei dire finalmente... ma non vorrei che questo fosse interpretato come un post di lamentele quindi non lo dico.

Alla fine non siamo andati in italia per fare vacanza... dovevamo solo lavorare un po', ma abbiamo pensato di prenderci qualche attimino di pausa.

Il giorno dopo il nostro arrivo, partiamo da casa dei miei suoceri, a piedi con Rocket sul suo carro da battaglia, per fare un giretto in centro.
Cosa c'è di meglio per riprendere un po' il contatto con la nostra vecchia città?
E qui le sorprese iniziano presto. Oddio... sorprese... diciamo che ci eravamo dimenticati.
I marciapiedi sono stretti che si può stare solo in fila indiana. Generalmente sul lato strada ci sono dei paletti per evitare che le auto parcheggino sui marciapiedi medesimi, ma per motivi "tecnici" e di normativa europea per la sicurezza il paletto viene messo a 20 centrimetri dal bordo del marciapiede, quindi lo spazio per passare rimane veramente poco (se non ci sto attento vado a sbattere con i polsi sui paletti, ma dico io).

Mi viene stupidamente da pensare se un poveraccio in sedia a rotelle riesce a passare per questi marciapiedi. Ma poi rinsavisco "Cheglienefrega ad uno in sedia a rotelle di andare in giro?? Che resti a casa!!!".
Il cavalcavia della stazione ha un marciapiede più largo finalmente, ma bisogna andare in fila indiana ugualmente per via delle biciclette che passano in entrambi i sensi e che giustamente devono superare il nostro carro da battaglia troppo lento, poi ovviamente devono passare anche i pedoni in senso contrario al nostro...

Insomma... Io e mia moglie non riusciamo a parlare. Mi dà fastidio.

Avvicinandoci alla zona del centro il traffico rimane costantemente caotico e rumorosissimo. Auto, moto, scooter, furgoni, camion. Di tutto. Ma le zone a traffico limitato? Anche le piazze sembrano un casello autostradale senza telepass. I portici sono un parcheggio di moto e scooter (sono ovunque). Non sono più abituato...
Mi viene in mente di quando siamo andati in VietNam alcuni anni fa. Un paese fondamentalmente agricolo, che sta vivendo una rivoluzione industriale trainato dai bassi costi della manodopera e la vicinanza con la Cina. Città caotiche, piene di traffico, costruite senza un piano regolatore attorno ad una (1) strada, con svariati milioni di abitanti ciascuna.
Almeno così mi sembrava quando io provenivo da Padova.
Come a dire che Norrköping sta a Padova come Padova sta a Ho Chi Minh City (Saigon).

Questo, aggiunto al clima, ci ha fatto desiderare di tornare presto nel lontano nord.

Vorrei chiarire una cosa. Trovandomi con dei carissimi amici è venuto fuori che il nostro blog non piace (in particolare si riferivano al mio post di maggio e altri simili). Cioè non è che non gli piace, è che gli da fastidio. Cioè sembra che noi ci lamentiamo dell'italia solo per trovare una giustificazione al fatto che siamo venuti qua. Perchè in realtà in italia non ci sono problemi, sono solo fregnacce di qualche giornalista.

Come se fossimo dei disadattati sociali. Che siamo venuti qua perchè ci sentivamo emarginati. E ci lamentiamo dell'italia perchè siamo invidiosi. Boh.

Ho provato a far capire che io sono venuto a malincuore, e che ancora più a malincuore vedo che quassù le cose funzionano un po', e laggiù vanno molto ma molto peggio, e mi dispero chiedendomi "Ma possibile che non possano farle funzionare così anche lì?".
Per tutta risposta mi sono sentito dire che queste cose interessano solo a me.
Ecco, questo mi ha dato più fastidio del resto della città.
Quindi ho fatto gentilmente notare che al tavolo io e Giulia eravamo gli unici ad avere un bambino, e a pensare anche di farne un altro prima o poi, e purtroppo devo dire che eravamo anche i più giovani...

Vabbè...

10 commenti:

gattosolitario ha detto...

Been there, done that. Ti attaccheranno sempre perché sei andato fuori. Io ho imparato a non farci piú caso, ho addirittura le mie risposte standard quando mi chiedono come si sta. "non c'é male", "tutto apposto"...

TopGun ha detto...

Marco, se loro vivessero davvero bene, se loro fossero davvero soddisfatti di quello che hanno intorno, non si disturberebbero a criticarti così aspramente.

Quando sei tranquillo e sereno, sicuro di quello che fai, non hai bisogno di polemizzare.

Il tuo osservare delle cose che non vanno ed aver trovato una soluzione anche dolorosa per te, ma che vi rende tutti e tre felici, fa male a chi tranquillo non è e non lo ammette.

Il fatto che voi avete un figlio e ne volete un altro, la dice lunga.

Siamo fatti così in Italia.
tutta colpa degli altri, noi non c'entriamo niente, è qualcun altro che deve fare, risolvere.


Per tutta risposta mi sono sentito dire che queste cose interessano solo a me.

giustamente,
interessa solo a te poter passeggiare con tua moglie e tuo figlio tranquillo, goderti la tua città, rendere la vita più semplice a chi è portatore di handicap.


Don Gatto come sempre, in sintesi, ha già inquadrato il problema.

Voi continuate ad essere felici lì, e far incazzare un pò di gente :)

zucco ha detto...

Concordo pienamente con quello che dicono gli altri.

Metto il collegamento (si può? credo di si) di questo sito http://vivalafika.wordpress.com/ noto a chi bazzica i blog degli italiani in Svezia, simpatico ed irriverente. Magari i tuoi amici si sentiranno più sereni, boh?

Aggiungo con concetti già utilizzati da altri che uno sta bene dove si trova bene.
Quindi, se i tuoi amici sono soddisfatti anche se rinunciano ad avere figli fino ad oltre i 35 anni e più, a stare ammassati in poco spazio, a brontolare contro le tasse (più basse che in Svezia) spese poi male dai governi, a fronte di inverni meno rigidi, di una natura più variabile (penso a come cambia tutto dalle Alpi alla Sicilia), della nostra meravigliosa arte culinaria, di gente più allegra e socievole (forse) che non ha bisogno di alcoolici per abbattere le barriere della comunicazione soprattutto trai sessi...
sono solo contento per loro.

Ma che accettino che uno magari si trova meglio altrove, perchè ha delle priorità diverse (figli, inquinamento, qualità della vita, sostegno sociale per le famiglie ecc.).

In fondo nessun posto è perfetto, no?

Forse che si sentano traditi dai loro amici partiti per altrove? Montino su un aereo e diano un'occhiata. Per caso qualcuno ha stabilito che l'amicizia non può continuare oltre i confini nazionali tranne che con critiche ed acrimonia?

cia'

Anonimo ha detto...

carissimi Marco e Giulia

per legami di grande affetto leggo sempre il vostro blog, di cui vi ringrazio moltissimo....
Leggo sempre anche tutti i commenti e i blogs collegati, per curiosità sia culturale che "politco-sociologica" e devo dire che mi diverto un sacco!

Il mio punto di vista è che sempre, per fortuna, molte persone, cercando di migliorare la loro condizione di vita, si sono spostate da un paese all'altro, e questo ha, sempre, fatto bene un pò a tutti...
Per quanto riguarda noi che viviamo in Italia in questo momento "non particolarmente brillante"(!!!!), venire a conoscenza del fatto che in altri paesi, sia pure molto meno densamente popolati, ci sia stata e ci sia una attenzione primaria per la famiglia in tutti i suoi elementi: persone attive ai vari livelli, bimbi, anziani....è un motivo di conforto e di speranza che anche qui, e in futuro dappertutto, questo sia possibile.
Lo stesso dicasi per il livello di correttezza e onestà
della classe politica e della pubblica amministrazione...

Credo che voi, oltre che a stare bene, portiate qualcosa di bello alla Svezia, e che inoltre diate forza a qualcuno qui che non si rassegna a vedere le cose andare come stanno andando...
Non c'è niente di peggio dell'assuefazione e di pensare che non ci siano soluzioni diverse dallo status quo.....

A questo proposito vorrei anche ricordare che proprio degli immigrati IN Italia hanno reagito con particolare coraggio in alcune zone del meridione a situazioni violentemente oppressive.... , loro che provenivano da contesti sicuramente più duri di quelli nostrani...

Dalla mia angolazione "unica" (come noto di mamma ce n'è una sola! ) un abbraccio. M.

Marco ha detto...

Grazie a tutti per gli interventi, ma abbassiamo un po' i toni per favore.
Dopo tutto sono i miei amici, solo io posso parlare di loro (e dirgli su...).

Anonimo ha detto...

Mah, guarda, forse può essere stato un bene procedere in fila indiana così da non essere riuscito a partale con tua moglie.... :O)))
A parte gli scherzi... siamo tutti diversi l'uno dall'altro, questa è una grande ricchezza, io mi trovo quotidianamente a leggere i blog degli italiani che vivono in Svezia e vi ammiro; nei periodi in cui qua le cose mi fanno particolarmente incazzare, vuoi per le tasse, la politica, i servizi, il lavoro, etc... mi verrebbe voglia di emularvi. D'altra parte mi piacciono anche le persone che stanno qua e che sono tutto sommato felici, accettano le cose come stanno anche se dicono che si potrebbero migliorare, mi riesce difficile comprenderli ma probabilmente loro vivono più serenamente di noi.
Mauro da UD

Dreamer ha detto...

Effettivamente capisco che ti dia fastidio sentirti rinfacciare l'essere andato via dall'Italia e sopratutto che non venga dai tuoi amici compreso il dolore che ne è conseguito.
Tra amici appunto ci si aspetta comprensione perchè tra amici ci si conosce veramente.

Concordo con chi sostiene che piuttosto che vedere la nostra condizione si punta il dito verso l'altro sia la soluzione meno amara (ma anche meno costruttiva per se stessi).

Chi sa se con il tempo riuscirai a far capire loro che un piccolo passo alla volta potranno migliorare le loro vite.

Gli amici servono anche a farci capire quando si sbaglia (se si sbaglia) a meno di non voler sentire o vedere.

In bocca al Lupo.

Anna ha detto...

ciao caro, prima di tutto mi dispiace che non ci siamo visti, poi mi spiace leggerti così "infastidito", mi raccomando non portare rancore, perchè con quello ci si allontana dagli altri. Come hanno già detto in questi commenti siamo diversi e io mi dico sempre che bisogna cercare di vedere le cose dal punto di vista degli altri per non rischiare di giudicare le scelte altrui. Sii sereno insieme a Giulia e Richi, state vivendo insieme una bellissima esperienza che vi arricchisce. Vi abbraccio forte e vi penso. A presto.

Marco ha detto...

Ciao Anna, spiace tantissimo anche a me che non siamo riusciti a vederci.
Non preoccuparti, io non porto mai rancore.
Un abbraccio a tutti! Ciao!!!

sdonatelli77 ha detto...

daccordissimo con voi su un generale atteggiamento di malsano menefreghiso vesro tutto ciò che non è "IO", quindi gli altri e la società...
oltre al velo di fastidio permanente nei confronti di chi giudica e sentenzia(spesso senza conoscere) nei confronti di chi si è traferito all'estero (senza voler guardare addirittura le motivazioni!!!) è ancor peggiore e illogico di chi "vicino di casa italiano" "non dovrebbe" pensare-parlare e agire differentemente per non far venire dubbi alla maggioranza sul "paradiso terrestre locale" in cui si vive!!!

AVANTI...AVANTI...AVANTI come state facendo perchè E' SEMPRE MERITEVOLE UNA NUOVA VOCE ANCHE SE DIFFORME DAL "GREGGE" !!!