Ieri era una giornata buia e piovosa, una di quelle che (se non avessi figli) diresti "resto a letto tutto il giorno".
I figli invece ce li abbiamo (ahinoi!) e quindi quando mi sono alzato ancora non riuscivo a vedere fuori (non aveva ancora albeggiato).
Fortunatamente era la Nostra Giornata, la festa degli Italiani in Östergötland!
La mattinata va via per i preparativi (come forse in casa di tutte le altre famiglie). Giulia ha promesso le Lasagne ai Funghi... MMMMMHHHH...
Come al solito siamo in ritardo. Perfino Francesco con le sue 3 donne (!) ci batte sul tempo. Forse è Antonella l'ultima arrivata a Norrköping che lo sprona, fatto sta che quando suonano il nostro campanello devo ancora vestire Martina! Avevamo appuntamento sotto casa nostra per fare carovana.
L'appuntamento è in un posticino tranquillo, fuori Linköping. Siamo praticamente gli ultimi e in parcheggio non c'è più posto, siamo costretti a parcheggiare le nostre auto nel punto I.C.A.L. (in culo ai lupi).
Quando arriviamo... weee chi se lo immaginava? Circa 30 persone, 8 famiglie più varie ed eventuali.
Vitaliano è un ospite fantastico, ci ha invitato praticamente a casa sua (ha prenotato un locale condominiale, si dai non gl andiamo proprio a rompere i gabbasisi in soggiorno). Un locale che, come dice lui, di solito ospita riunioni di condominio, in cui l'unico italiano è lui... Non gli sembra vero vederci tutti quanti lì! Ha quasi le lacrime agli occhi...
Michele, si fa subito avanti con un paio di bottiglie di spumante per festeggiare "la caduta" del deficiente che governava l'italia fino alla settimana scorsa. Cioè mi sono tolto la giacca da 45 secondi e ho già il bicchiere in mano! Ho lasciato la bandiera a casa!!! Improvvisamente mi ricordo di quello che mi ero promesso di portare... amen...
Salvatore è il primo ad unirsi a Michele, io salgo su podio subito dopo, ma si alla fine sono tutti d'accordo...
Gabriele provvede ad immortalare il gruppone, in una mano la machina fotografica (nuova), nell'altra il bicchiere. Questa volta niente incidenti (dopo l'esperienza della blogfesten adesso la tiene sempre al collo eh).
Non so più dove sta Rocket, ma sento un continuo vociare di bambini: è sicuramente in buone mani.
Martina invece è in braccio a me e cerca di agguantare il bicchiere (è entrata anche lei nello spirito della festa!).
Ilaria e Alberto svettano tra la folla, poi c'è gente che non conosco. Uno studente di Linköping (beato lui in mezzo alle studentesse di qui!), uno che fa il post-doc perchè è rimasto fregato (praticamente ha firmato il contratto senza vedere com'era l'inverno... ha testato solo l'estate). E poi tanti altri.
Non mi ricordo più chi è stato a lanciare l'idea, fatto sta che prima di pranzare ad uno ad uno ci alziamo e ci presentiamo. Cioè avete presente? Tipo club alcolisti anonimi. Mi viene in mente la scena degli squali in "Finding Nemo". "Ciao, mi chiamo Bruto - ciao bruto - sono uno squalo e sono tre giorni che non mangio pesce, parola mia...". Non sono preparato... che gli racconto?
C'è di tutto, maschi italiani che hanno sposato donne svedesi, donne svedesi che hanno sposato italiani, italiani disperati che hanno lasciato l'italia in cerca di fortuna, mamme d'italiani "costrette" a salire al nord (mia madre).
Sono tutti contenti di essere qui, quasi tutti. Restano fuori mia madre (ma che tanto tra una settimana torna giù) e Ilaria e Alberto, che poveretti sono venuti su in trasferta lavorativa, e vivono in un paesetto dove-non-succede-mai-un-cazzo.
Inutile dire che ci siamo scofanati "'sto monno e quell'artro", come nei film quando gli italiani si ritrovano, una mega pastasciutta (nemmeno fosse cosa rara) e poi ogniuno aveva portato di tutto.
Ma dopo il vinello, dopo i dolci, dopo le chiacchiere allegre, il nostro anfitrione Vitaliano tira fuori una chicca.
I suoi racconti storici, accompagnati da diapositive originali. No no... diapositive, non "slide" di Power Point.
Ha montato un proiettore di quelli col carrello e il caricatore. Roba che non vedevo da 15 anni almeno se non di più. Oddio, si le diapo le ho usate anche io, Velvia a manetta, ma solo per poi scansionarle e digitalizzarle, quando le reflex digitali erano ancora costose per averne 2, usavo una reflex a pellicola come secondo corpo.
Roba da pelle d'oca. Roma alla fine degli anni '50, le Fiat 500 nuovissime!!! La fiaccola olimpica del 1960, e poi Copenhagen e Stoccolma nello stesso periodo.
Una foto dell'Amerigo Vespucci mi fa venire quasi le lacrime agli occhi. L'Amerigo Vespucci, la nave più bella del mondo, il simbolo della nostra marina. Io ho avuto l'onore di salirci a bordo circa 20 anni fa, e da allora aspetto il momento che potrò rivederla.
Altre foto, si vede la gente dell'epoca. Le donne vestite tutte eleganti... ci penso un'attimo... dov'è finita quell'eleganza? Siamo più ricchi oggi? oggi al confronto andiamo in giro che sembriamo degli straccioni.
Quello che Vitaliano ci ha offerto è stato davvero molto bello. La storia del suo viaggio, di come ha conosciuto la svezia, di come si è innamorato, e di come ha deciso di trapiarsi qui. Che forte!
Mi sa che la prossima volta allora gli facciamo vedere noi la nostra storia, mi attrezzerò con un videoproiettore un po' più moderno (Airplay?), spero che la qualità delle immagini sia all'altezza.
Grazie ancora, alla prox!
2 commenti:
Che bello questo incontro!
Mi fai venire in mente quando ad Asmara quasi ogni fine settimana ci ritrovavamo in trenta italiani a casa di qualcuno. Ma lì ci conoscevamo tutti.
In questo momento e per pochi giorni sono in Italia e lo sto guardando da vicino questo povero Paese: una desolazione... di animi, di tutto. Tra l'altro sono a Genova, che è stata alluvionata. La gente è intollerante, incavolata... non so che altro aggettivo usare... mette tristezza. Goditi questi momenti di felicità!
Peccato non esserci!
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