venerdì 16 aprile 2010

Un po' d'ossigeno...

Puff.. Pant... Non ce la faccio più... Tutta una corsa...
Fortuna che si vede il traguardo adesso, no no sono solo quelli dello spugnaggio. Ok fa niente.

Eh si ne sono successe ultimamente, ve ne siete accorti che non scrivevo più eh? Sono capitate un po' di cose, tutte in rapida successione, sono arrivati i miei, Rocket ha cambiato caserma... ehm... asilo, il lavoro in fase di consegna. Ma vi racconto tutto.

Quando arrivano degli ospiti generalmente cerchi di accomodarli decentemente. Quando è arrivata mia sorella ci eravamo trasferiti da un paio di settimane, eravamo accampati come i corpi speciali nella giungla, ma le abbiamo fornito tutto quello che potevamo. Un bel divano letto completamente montato e un piumino. Per mia sorella andava bene. C'erano scatoloni ammassati in giro, mobili da montare ecc. Ma è divertente avere un po' di casino per casa.

Questa volta arrivavano i miei. Non è proprio la stessa cosa.
Un mese prima inizi a guardare la casa con gli occhi di tua madre. Li ci andrebbe una pianta, là ci starebbe una lampada, qui ci vuole un mobile fatto più o meno così, su quella parete ci dovresti attaccare un quadro che è troppo spoglia.... e via dicendo. Vuol dire giretto extra all'Ikea da inserire nella nostra agenda gia in overbooking.
Poi le pulizie. Inizi a fare le pulizie di primavera ogni 3 giorni, perchè quando arriva TUA MADRE (lo dico con simpatia, lei mi conosce bene) lei va a curiosare dappertutto... e allora cerchi di fare non dico una bella figura, ma almeno decente.
Inutile dire che la mattina dopo che erano arrivati come mi sono girato un secondo mia madre ha passato la scopa in ingresso, come a dire "eh si vede che non ho fatto io qua".
Nei dieci giorni che sono stati qui, ho cercato di fargli capire come ce la caviamo qua, cosa vuol dire vivere qua, cosa c'è qui che in italia si sognano. Insomma ho cercato di fargli capire che è una sofferenza essermi allontanato da loro, ed è stato brutto portargli via l'unico nipotino, ma ci sono dei motivi abbastanza validi per cui lo abbiamo fatto.
E' stato parecchio divertente portarseli in giro per i parchi, sulla neve e sul ghiaccio. Ce ne siamo anche andati un po' a zonzo, per dare un'occhiata in giro. Per farti un'idea del posto magari sbagli anche strada e dici "ma si"... E' stato cosi che ci siamo fatti circa 20km di semi fuoristrada tra i monti a nord est di Askersund, divertentissimo!
Certo un po' ho dovuto lavorare, quindi li ho anche mandati in giro DA SOLI. Bello, non parlano svedese, non parlano inglese, ne' tedesco. Ma sono riusciti a farsi capire da tutti. E sono anche riusciti a non perdersi! Eh si ormai posso fidarmi di loro.

Dopo che sono andati via, Rocket ha subito un trasferimento di reparto. Ora è al quinto battaglione artiglieria, qui, sotto casa. Di nuovo due settimane di inserimento, sono state pesantine, almeno per me. Di giorno babysitter, di notte lavoravo. Fortunatamente è finita e adesso mi godo la possibilità di portare il pupo al nido in un minuto, e ancora più bello, me lo posso guardare dalla finestra della cucina (il loro giardino e' proprio qui sotto). Certo mi è dispiaciuto fargli cambiare asilo, ormai si era abituato bene, ma le cose adesso sono molto più facili.

Adesso le cose sono tornate alla normalità, si lavora di giorno e si dorme di notte, ma il prossimo incubo è in agguato... I SUOCERI. Arriveranno tra un paio di settimane. C'è la porta del bagno che cigola, sarà meglio sistemarla prima che mio suocero me lo faccia notare... :-D


7 commenti:

Beppe ha detto...

Marco non ti preoccupare !
Non e' la porta del bagno il problema ma l'eruzione in Islanda !

Beppe, il suocero (che brutta parola !)

Giulia ha detto...

parli come se avessi fatto tutto tu :D!

Giulia ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
gattosolitario ha detto...

Divertentissimo...

Morgaine le Fée ha detto...

Pensa invece che i miei genitori, a parte una volta mio padre quando abitavo a Monaco, non si sono mai fatti vivi in dieci anni che sono fuori Italia. Fortuna che i suoceri compensano :D.
Chissá le paturnie che si faranno i nostri figli quando saremo noi ad andare a trovare loro....

Anonimo ha detto...

Volevo solo lasciare un commento veloce. Io ho lasciato l'Italia 13 anni fa. I miei genitori non hanno mai potuto vivere vicino ai loro nipotini ed e' veramente molto triste. D'altronde siamo costretti a volte a fare queste scelte per realizzare altri sogni per noi e per i nostri figli. L'unico consiglio che ho e' di non far dimenticare l'italiano ai tuoi figli. Conosco nonni che non possono comunicare con i loro nipotini perche' non parlano la stessa lingua. E' la cosa piu' triste per dei nonni.

Anna ha detto...

ciao marco, l'altro giorno ti ho pensato perchè sono stata a colloquio con la maestra del nido...sarà stupido ma ero emozionata! e mi è venuto in mente il tuo post sul colloquio con le maestre (=
speriamo dei vederci quando scendete. bacio, anche a giulia e richy.